Tra una gara e l'altra, tra un gazebo e l'altro Attilio prova ad intervistare se stesso visto che per ora non se ne parla dell'intervista di Giulia, leggiamo, pardon ridiamo!

Ciao Attilio, so che sei un grande podista, come hai scoperto la corsa?
Mah, veramente un giorno a Napoli mi avevano scippato la catenina che avevo al collo ma sono riuscito ad inviduare il ladro e a corrergli dietro... non sono riuscito ad acchiapparlo, pero' ho guardato il cronometro e quel giorno ho fatto i tre a km., un tempo che non ho mai più ripetuto... Da allora mi è venuta la passione per la corsa.
 
Dove ti alleni di solito?
Mi piace correre a Bassano Romano, dove abito, faccio i miei lunghi dietro la stazione di Capranica, parto insieme al treno delle 15.30 e di solito arrivo a Bracciano prima di lui... poi al ritorno salgo sul treno in direzione opposta e me ne torno a Capranica.
 
Che dieta fai per essere così in forma?
Io seguo una dieta a zona, nel senso che un giorno mangio alla zona del Tiburtino, un altro giorno a Prati Fiscali, un altro a Colli Aniene, ho sei sette ristoranti fissi e tutti mi conoscono.
 
Quali sono i tuoi tempi?
Mah, veramente erano altri tempi quando io facevo i tempi... adesso che sono avanti con l'età mi accontento di battere il presidente, a me basta questo. Posso arrivare anche penultimo, l'importante è che dietro di me ci sia Pino Coccia detto lo Speedy Gonzales dei poveri.
 
Quante maratone hai corso nel corso della tua lunga e folgorante carriera?
Ho corso innumerevoli maratone, tutte sotto le otto ore e chiuse prima del tramonto. Comunque mi piace correre le maratone al nord Europa perché lì d' estate si fa notte tardi e non c'è pericolo di inciampare.
 
Quanti trofei hai a casa?
Ho varie coppe, una mortadella e sette prosciutti, poi ho un raccoglitore di lacrime di Pino Coccia e il pettorale di Sabrina Ferilli.
 
Quante volte ti alleni alla settimana?
Mah... io faccio molte sedute... prendo una sedia e mi accomodo... quando si è riscaldata la cambio e ne prendo un'altra... queste sono le mie sedute di allenamento. Talvolta mi guardo le maratone in tv e cerco di imparare le tattiche dei campioni. Poi quando vado a Roma cerco di prendere il treno all' ultimo minuto per costringermi a correre, altre volte chiedo al mio amico di sguinzagliare il suo cane, altre volte ancora chiamo Pino Coccia, lui mi dice che se corro da lui in un tempo stabilito mi regala cento euro e così parto a rotta di collo... sono tutti escamotage per tenermi in forma...
 
Bene, che altri compiti hai nella podistica e solidarietà?
Come tutti sanno, occupo da tempo la posizione di consulente umoristico del presidente, è un ruolo che mi sono ritagliato io nel corso degli anni... praticamente inserisco una vena di ilarità nelle riunioni, alle gare mi chiamano per una battuta, una freddura, una calura, tanti mi cercano per un parere su una gara, per una sdrammatizzazione volante, o per una battuta al vetriolo.

Un'ultima domanda amico Attilio
Quando hai scoperto di essere un grande campione?
L'ho scoperto tardi... erano circa le undici di sera....
 
Bene la nostra intervista finisce qui. Come ci vuoi dare il tuo commiato.
Con il mio motto: correre è salutare: Ciao a tutti!