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Noi e Giorgia, lo stesso OBIETTIVO!
di Maurizio Zacchi, 09/03/2013

Giorgia ha 16 anni una grande passione per la fotografia. I podisti invece, anche se non lo ammetteranno mai, sono dei grandi vanitosi, che adorano essere fotografati. Un connubio perfetto.

In questo momento tutti i podisti che leggono staranno scrollando la testa per negare la circostanza. Ognuno di loro in questo momento starà dicendo a se stesso: “Ma io non sono vanitoso”. Ma non gli date retta, lo sono eccome. Volete una prova? Entrate nella bacheca Facebook di qualsiasi podista e le troverete piena di foto di tutti i tipi e di tutti i colori. I siti più acceduti della corsa sono proprio quelli che pubblicano foto riprese durante le gare e i siti delle società podistiche sono caratterizzati da strabordanti fototeche.

Insomma tra Giorgia e il gruppo di podisti che correrà la Maratona di Roma per l’Associazione Malati Ipertensione Polmonare (AMIP) non poteva che scoppiare un idillio basato su un obiettivo.

Anzi due obiettivi. Il primo obiettivo, lo avrete capito, è quello fotografico, ma il secondo obiettivo, quello più importante, è quello della solidarietà, vera e concreta, basata sul sostegno alla causa dell’AMIP: una lotta senza tregua contro l'Ipertensione Polmonare.



Giorgia infatti ha messo la sua passione a disposizione dell’AMIP, le sue foto hanno permesso di realizzare il Calendario dell’Associazione, bellissimo, come le sue foto, che trasudano passione.

Giorgia è affetta da questa grave malattia e sta combattendo la sua battaglia. Ma Giorgia non vuole raccontare la sua malattia, ma vuole parlare della sua passione, perché è anche attraverso di quella, che Giorgia vincerà la sua battaglia e aiuterà tante altre persone a vincerla insieme a lei.

E oggi la passione di Giorgia ha incontrato il mondo della corsa, la corsa su strada rappresentata dagli atleti della Podistica Solidarietà, guidati dall'immancabile Presidente Pino Coccia, e la corsa fuori-strada, rappresentata dagli atleti della Tibur Eco Trail, guidati da Serena Latini.

L’inizio non è dei più semplici perché l’emozione domina la scena, ma si tratta di un momento di naturale imbarazzo che si scioglie una volta raggiunto lo studio di posa, uno degli studi di posa più belli del mondo, quella magnifica terrazza che si affaccia su Roma. E in queste situazioni Roma non tradisce mai. Via la pioggia, via le nuvole, entra in scena il sole che ravviva i colori di questa straordinaria città.

Il tempo di fare la conoscenza, il tempo di “vestire” Giorgia con i simboli della Podistica Solidarietà e della Tibur Eco Trail e siamo tutti pronti per essere immortalati dal sapiente occhio della nostra nuova amica.

Adesso si che è calato il silenzio. Una volta presa la macchina fotografica Giorgia si trasforma e domina la scena con tutta la sua autorevolezza. Tutti inquadrati e messi in posa, in gruppo e da soli: “Leva quella mano, alza quella testa, stai più dritto, ora fate silenzio”. Giorgia scandisce i suoi ordini a cui nessuno osa replicare. Meticolosa come ogni persona appassionata e soprattutto molto concentrata.

Per i nostri podisti è più dura di una Maratona, ma ormai con Giorgia si è creato un feeling assoluto, in fondo la sua professionalità strizza l’occhio alla vanità del podista che già pensa a quando pubblicherà le foto sulla sua bacheca.

Il momento volge alla fine, è quasi ora di tornare a casa, tutti decisamente arricchiti da questo bell’incontro. Tutti più convinti dell’importanza di battersi contro questa malattia carogna, anche perché il Presidente dell’AMIP Vittorio Vivenzio erudisce tutti sull’argomento.

Ora non resta che correre la Maratona, non resta che dedicare questa sfida alla nostra nuova amica Giorgia, non resta che “donare il proprio respiro a chi è rimasto senza”.

Un ultimo saluto, mentre Giorgia si gode il sole di Roma seduta su una panchina insieme ai suoi genitori. Ora attendiamo tutti con ansia le sue foto.




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