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L'intervista al podista: Sergio Colantoni
di Sergio Colantoni, 16/07/2021

La mia carriera podistica inizia nel 2000,

come prima società sono stato tesserato con il gruppo podistico aeroporto Guidonia, successivamente sono passato al gruppo marciatori simbruini Subiaco e dal 2010 ho avuto la fortuna di entrare a far parte credo di una delle società più importanti sul territorio nazionale non solo dal punto di vista podistico ma soprattutto dal punto di vista umano, sto parlando della
Podistica Solidarietà.

In questi 20 anni di podismo di bei ricordi ne ho avuti veramente tanti, che non basterebbero decine di pagine per descriverli tutti, ma uno fra i tanti che mi torna in mente è nel lontano 2006 mi accingevo a fare la mia prima Ultramaratona la 100 km del Passatore, e all’arrivo mi aspettava il mio amico Franco Piccioni anche lui atleta della podistica solidarietà, che giunto al traguardo prima di me mi veniva incontro con le lacrime agli occhi per condividere insieme gli ultimi metri di una gara veramente entusiasmante.

Gli altri sport che ho praticato prima della corsa sono nuoto e ciclismo, il tempo che gli dedico è di 5/6 volte alla settimana, con un allenamento qualitativo a metà settimana e un maggior numero di km al weekend, non curo in modo particolare l'alimentazione anzi…. a volte trasgredisco anche un po’.

Come riesco a conciliare famiglia lavoro e corsa?

Per quanto riguarda il lavoro con un po’ di sacrificio correndo o al mattino presto, o a tarda sera, mentre con la famiglia soprattutto nelle gare fuori regione e all’estero cerco di unire le gare ad una piccola vacanza da condividere con la famiglia stessa.

Premesso che la corsa sia uno sport più traumatico di altri, io mi ritengo fortunato perché nel ventennio della mia attività podistica non ho avuto gravi infortuni tali da impormi degli stop molto lunghi.

Corro un po’ ovunque, ma il luogo più frequentato per i miei allenamenti è vicino alla mia abitazione, cioè la valle del Giovenzano o meglio conosciuta come la “piana” una valle immersa nel verde tra i monti Ruffi e i monti Prenestini, frequentata non solo da podisti residenti ma da molti podisti dei paesi limitrofi.

Mi potrei definire da un punto podistico un maratoneta, cioè un amante delle lunghe distanze, infatti nei miei 20 anni di corsa ho raggiunto n° 99 tra maratone ed ultra, (la mia 100° doveva essere la maratona di Roma 2020 ma annullata per motivi che aimè tutti sanno).
Le mezze maratone sono circa 150 e altrettante tra 10/15km.

I miei P.B. sono:
2:59’27” per la maratona,
1:21’50” per la mezza maratona e
37’40” per la 10km.


Non ci sono gare che preferisco ad altre perché trovo ad ogni gara il suo fascino o per il tipo di percorso o per l’organizzazione, o per il paesaggio che c’è intorno, se comunque dovessi scegliere tra tutte le gare svolte non nascondo un po’ di affetto per la maratona di Roma e per la 3 comuni, poi non vorrei tralasciare la maratona di New York che solo chi ha avuto la fortuna di farla può capire cosa vuol dire.

Riassumendo un po’ tutta la mia vita podistica la cosa piu bella è che dopo 20 anni riesco ancora a divertirmi e ad emozionarmi, questo grazie anche alla società di cui faccio parte.

E a proposito di società aggiungerei ancora qualche riga per sottolineare che far parte di questo meraviglioso gruppo può soltanto rendermi orgoglioso, sapendo che ogni obbiettivo raggiunto “economico e non solo” ha come finalità lo scopo di aiutare persone meno fortunate di noi.

Un ringraziamento va a tutti i podisti e sostenitori della società, che contribuiscono a mandare avanti un movimento non facile da sostenere, ma un grazie veramente immenso va al presidente Giuseppe Coccia, e senza dimenticare nessuno anche ai più stretti collaboratori...che si prodigano con anima e corpo e senza limiti di orari per portare avanti il progetto della PODISTICA SOLIDARIETA’.




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