home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

notizie di solidarietà


archivio notizie

Una vita da barboni… a recuperar cartoni!
di Maria Teresa Laurenti, 27/03/2012

Amici della Podistica Solidarietà...

riceviamo da Giorgio Trabucco figlio del nostro amico Lino un breve racconto di una terribile realtà a noi vicina e che volentieri pubblichiamo...

"Quanto sei bella Roma di notte!

Stelle, monumenti illuminati, via vai di turisti o semplicemente di cittadini che ti amano… scatole, cartoni e coperte.
Si proprio scatole e cartoni; di quei barboni che fanno la fila per avere un pasto, quei barboni che dormono per terra al freddo, quei barboni che se tutto va bene avranno per cena un pasto caldo e, se andrà male, dovranno accontentarsi dello smog che offre la città.

Per rendersi conto della situazione basta fare una passeggiata al centro di Roma: in via Nazionale, alla stazione Termini, alla stazione Tiburtina, le strade sono piene di questi sfortunati ai quali la vita non sorride.

Ma che brutta parola barboni, forse sarebbe meglio senzatetto o, per usare un francesismo, clochard.

Roma ospita 6000 cittadini senza fissa dimora: quattromila dormono per strada, mentre gli altri duemila occupano ripari di fortuna o sono ospitati in centri di accoglienza.
Roma Capitale d’Italia ma anche Capitale della povertà: infatti, a fianco dei 4000 senzatetto il 4% della popolazione vive sotto la soglia della povertà, la situazione è aggravata dalla crisi economica del Paese.

Ma come si arriva a essere un clochard?

In realtà non c’è una risposta immediata a questa domanda, perché questo mondo ci sembra veramente lontano ma in realtà è più vicino di quanto si pensi.
Ogni sera a Roma davanti agli ostelli e alle mense si crea una fila di persone che sperano in un pasto e che, a volte, saranno costretti ad andare a dormire senza cena, chissà sotto quale cavalcavia o galleria.
Fortunatamente in Italia e a Roma ci sono numerose realtà che aiutano questi diseredati, come la “Caritas” e la “Comunità di Sant’Egidio”, che mettono a disposizione oltre al cibo coperte e vestiti per cercare di aiutare nel miglior modo queste povere persone.

La Comunità di Sant’Egidio, fondata nel 1968 dall’attuale Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, è oggi diffusa in più di settanta paesi in diversi continenti.
E’ un movimento laicale d’ispirazione cristiano-cattolica che ha dato vita nei diversi paesi a numerose opere di sostegno ai poveri. Oltre a mense, scuole di lingua per gli immigrati, centri in cui si distribuiscono aiuti, scuole pomeridiane per bambini.

La Caritas Italiana è l'organismo pastorale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della carità. È nata nel 1971, per volere di Papa Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Le 220 Caritas diocesane sono impegnate sul territorio nell'animazione della comunità ecclesiale e civile e nella diffusione di strumenti pastorali e servizi: Centri di ascolto, Osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, Centri di accoglienza, ecc.

Queste realtà ogni giorno si trovano ad aiutare i poveri. Ho costatato personalmente in una notte di questo mese: ho visto l’impegno, la passione, lo spirito di servizio gratuito di queste persone e, nel contempo, la gratitudine dei barboni ma soprattutto ho percepito il disagio dei poveri e le difficoltà che incontrano quelli che li aiutano, considerato il gran numero di persone bisognose.

Nella speranza di vedere sempre più persone desiderose di inserirsi in queste realtà lancio una sfida a noi stessi per andare a vedere di persona queste situazioni disagiate con le quali noi conviviamo quotidianamente ma che spesso ignoriamo.

Giorgio Trabucco




File Attachment Icon
senzatetto.jpg
File Attachment Icon
barbonibig.jpg