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Mia “figlia” Vanderleia “D”e Castro
di Patrizia De Castro, 10/10/2009

Vanderleia de Castro

Vanderleia de Castro

Da dove cominciare?

Da queste letterine colorate che stringo tra le mani… o dal perché le ho tra le mani? o ancora… dal quando, come e perché è incominciata tutta questa storia?
Dovrei trascrivervi la traduzione di queste letterine (faticosamente ottenuta con il mio “corso di Brasiliano online” e l’aiuto di una mia cliente molto disponibile e paziente che ho spudoratamente ricattato: “o mi aiuti o non ti faccio il depliant per martedì!”) perché riguarda una delle nostre tante attività benefiche… e quindi tutti voi che componete questa grande famiglia che è la Podistica… ma io, ormai lo sapete, non riesco non “personalizzare” …

Quindi comincio dall’inizio… da quando ho visto la sua foto, la foto di Vanderleia de Castro, la bimba che abbiamo adottato dall’ACORP nel giugno del 2008… la guardavo e mi dicevo: “una bimba dovrebbe sorridere, fare la ‘smorfiosa’ davanti all’obiettivo di un fotografo, come gli altri bimbi che ho visto sul sito dell’associazione, perché i bambini sono bambini che siano ricchi o poveri, fortunati o disperati, davanti a un obiettivo un bimbo ha sempre una smorfia per te…
Vanderleia no! sembra quasi “incacchiata”… la cosa mi è rimasta in testa insieme a quel dolce suono “de Castro”! Adoro il mio cognome (anche se il mio ha la D maiuscola!) non perché è il mio… ma perché è quello di mio padre … era … sono sempre stata molto orgogliosa del mio cognome…

In una delle tante chiacchierate on line con Pino (il nostro presidente) questo pensiero è venuto fuori e gli ho chiesto: “Perchè Vanderleia? di bimbi l’ACORP ne ha tanti… perché lei?” Pino non ha avuto esitazioni nel rispondermi: “perchè mi ha colpito quel faccino triste e perché ha il tuo cognome!”… che dire? Pino sapeva di mio padre e di quanto io ci tenga a quel cognome… ma ero solo da sei mesi in Podistica…

Altre foto sono arrivate della mia/nostra Vanderleia… cambiano gli abiti e i luoghi, ma quel faccino “incacchiato” non è cambiato… allora ho deciso: “mi devo occupare di ‘mia’ figlia”, riuscire a farla sorridere è diventata una “Mission …possible”!
Faccio partecipe Pino del mio proposito e scrivo ad Antonio de Carvalho, il presidente della ACORP (Associação de Corridores de Rua e Pista), associazione che cerca di aiutare i bambini poveri del Brasile attraverso lo sport e provvede agli aiuti principalmente attraverso due strade: le adozioni a distanza e gli aiuti a distanza.

È stata una bellissima scoperta conoscere Antonio, chiacchierare con lui di Vanderleia, sapere che è una ragazzina vivace che partecipa alle attività sociali e alla mia domanda: ”ma perché quando la fotografi non sorride mai?”… la risposta di Antonio: “non lo so, quando la fotografi fa così!” mi riporta indietro nel tempo… quando mio padre si ostinava a pagare un fotografo per immortalare la mia crescita ed io non riuscivo a smettere di piangere davanti a quell’omone nero che mi prendeva la mira con quel pezzo di metallo… per poi diventare, vent’anni dopo, fotografa…

Antonio mi descrive una bimba “fortunata” come si può essere fortunate, in una realtà di una povertà per noi inimmaginabile, al solo avere dei genitori (molti bimbi non ce l’hanno o hanno problemi di droga o sono in carcere) ed un pasto al giorno e qualcuno che si prende cura di loro in qualche modo… per questo Vanderleia non smette mai di ringraziarci nelle sue letterine, perché tutto ciò che arriva è fonte di gioia.
Antonio mi dice che Vanderleia vorrebbe avere delle nostre foto… conoscerci… che sta organizzando un nuovo viaggio per andarla/li a trovare…

Le letterine che ho in mano sono sgrammaticate … ma sono piene di voglia di comunicare… tanti infiniti “grazie” ed un po' di tristezza per la morte del suo “cachorro”… il suo cane… ma per fortuna un nuovo “cachorro” ha preso il posto del primo e la gioia è tornata!

Ve le riporto integralmente perché anche voi possiate sorridere alle sue parole. La prima è di luglio, trascrive una poesia per noi e la seconda di settembre:

Sao José de Gaiabal MG. Funil - 6 luglio 2009

PODISTICA SOLIDARIETÀ
In ogni Momento un Atto
In ogni Atto un Pensiero
In ogni Pensiero una Nostalgia
In ogni Nostalgia Voi
In ogni Giorno un Libro
In ogni Libro un Perché
In ogni Perché una Risposta
In ogni Risposta Voi
In ogni Amore una Verità
In ogni Sapere una Risposta


VI ADORO!!!
Oggi quando ho aperto la finestra, Dio mi ha chiesto” qual è il tuo desiderio per oggi?”
Io ho risposto: “ Fai in modo che questo messaggio sia letto.”

Baci e abbracci da
Vanderleia !!!



Sao José de Gaiabal MG. - 2 settembre 2009

Mi fa piacere ringraziarvi ancora una volta perché mi state aiutando; sono felice per questo aiuto e sono molto felici anche i miei genitori perché possono comprarmi molte cose come: i miei vestiti, il mio materiale scolastico, le mie scarpe, ecc…
I miei genitori sono davvero molto felici ma io lo sono ancora di più e non smetto mai di ringraziarvi neanche per un minuto.

Il mio cane era molto malato e ho comprato le medicine per curarlo, ma è morto, e sono stata molto triste per questo; ma ora ho un nuovo cane e sono di nuovo felice.
Vi ringrazio ancora per tutto, che Dio vi accompagni.

Baci e abbracci
Vanderleia !!!



La mia “Mission …possible” è cominciata… I vostri bei faccioni fumettati saranno presto presentati alla mia/nostra figlia!

Tchau Vanderleia! Até mais!



Antonio de Carvalho al centro della foto.


Vanderleia de Castro

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