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Una gara speciale
di Roberta Ricci, 19/08/2016

Il gruppo della Podistica impegnato alla Mensa Caritas il giorno di Ferragosto

Il gruppo della Podistica impegnato alla Mensa Caritas il giorno di Ferragosto

Di tutte le gare della mia vita, quella di lunedì 15 agosto sicuramente è una tra quelle che più mi ha gratificata. Non è semplice gestire le emozioni in queste situazioni, comunque credo, che anche per via del mio lavoro, ho imparato nel tempo a controllarle...
La mattina della gara, sveglia alle 7:30 mi preparo come sempre, ma non indosso la canotta orange per la prima volta in vita mia, comunque dopo una colazione di rito, con mio marito e un'altra coppia di amici (di cui lei Alessandra Paggi atleta della Podistica) che in questo caso avevano portato anche la loro figlia ventenne neofita per le gare, ci avviamo al luogo di ritrovo sito in Colle Oppio; non c'è il gazebo della podistica, ma incrociamo diversi atleti della nostra stessa società; baci e abbracci e ci avviamo nei posti a noi designati, io sono vicina a Daniela Nami, mio marito lo vedo in lontananza con Raffaele Buonfiglio e Daniel  Peiffer, incrocio il meraviglioso sorriso di Antonella Laudazi e un Marco Novelli super energico ci incita da lontano.

Queste situazioni, sono una consuetudine nel pre gara, ma incrociare sguardi amici , dà quella molla in più che aiuta e motiva ulteriormente! Sento lo start e si comincia e qui mi si apre un mondo; ciò che i miei occhi riescono a vedere è infinito; così come infinito è il mio amore per la vita... incrocio tante storie, tanti visi sconosciuti che potrebbero sembrare tutti uguali, eppure ognuno di loro porta sulle spalle il suo fardello, uno zainetto carico di vite difficili, ma di esseri umani, che non ce l'hanno fatta e che forse ancora non si sono arresi... la vita sa essere molto crudele a volte, e non fa sconti a nessuno, eppure anche qui vedi le differenze, c'è quello che nemmeno contraccambia il tuo saluto, tanto è perso nella sua mente... quello che fa una lezione su Manzoni, con dovizia di particolari, quello che si sofferma a raccontare un po' di se e quello che si vergogna e abbassa lo sguardo ... tante vite, più di 400 persone, sono passate davanti a me e in ognuna di loro ho visto tanto troppo dolore...

Chiacchiero e sorrido con ognuno di loro e per la prima volta nella mia vita da atleta ho un affanno diverso, non per la fatica fisica ma per la fatica a gestire le emozioni ... 
Il tempo passa sono quasi all'arrivo, ecco è ora di andare e già perché io sono fortunata, ho toccato con mano ma ho la mia vita, le mie cose, la mia famiglia, una casa, un pasto caldo ogni giorno... Cose semplici ma che diventano oro, se osservate da un'altra prospettiva... 
Anche questa è fatta, chiudo la gara in circa 3 ore, portando nel cuore una grande medaglia e un grande insegnamento di vita, donare qualcosa di se stessi è il premio finale, la mia medaglia più bella! Che sicuramente vorrò conquistare di nuovo.
Grazie alla podistica solidarietà che c'è sempre!







Alberto e Raffaele alla pulizia vassoi

Alberto e Raffaele alla pulizia vassoi



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