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Firenze 2011: Per soli 7 minuti
di Marziale Feudale, 02/12/2011

L’aereo ha appena lasciato la costa Italiana e dal mio finestrino appare nella sua meravigliosa forma l’Isola d’Elba. Ho appena sorvolato la Toscana, per soli 7 minuti, e Firenze che non si vede è laggiù poco distante, da qualche parte immersa nel grigio - verde omogeneo della veduta aerea. Non posso fare a meno di pensare che due giorni fa l’abbiamo attraversata in tanti con le nostre emozioni e, chi più veloce chi più lentamente, abbiamo tutti raggiunto quell’ambito traguardo. Ed eccomi qui a commentare a mia volta l’evento.

Dopo mesi di allenamento sui saliscendi tiburtini, mi ritrovo lì insieme ad altre 8.000 persone per affrontare i 42.195 metri della tanto decantata Maratona Fiorentina.

Sarà perché dopo anni di ripensamenti ho deciso di parteciparvi anch’io, che quest’anno la gara appare baciata dal sole piuttosto che bagnata dalla pioggia? A guardare i reportage fotografici degli ultimi anni, direi che è proprio così anche se la razionalità mi dice che non è vero. Tuttavia mi piace rimanere con questa illusione. Beh, il sole per esserci c’è ma si vede e si sente poco. L’aria alla partenza è infatti gelida e siamo tutti imbacuccati entro due o più strati di materiale sintetico: dalla classica busta di plastica fornita dall’organizzazione fino alla microfibra della canotta “orange”.

Non mancano guanti, fascia imbottita per le orecchie oppure cappello/bandana per chi non ha più copertura naturale a proteggerlo. Come dice Daniela (Paciotti), messi insieme e qualcuno con la frutta tra le mani, facciamo un’ottima rappresentazione della raccolta differenziata. Ma torniamo alla gara.
Partenza facile leggera verso i viali che data la larghezza aiutano a sfoltire l’ammasso umano. Il serpentone si allunga naturalmente senza intralci, senza intoppi.
Pur essendomi preparato a dovere so di non riuscire a scendere sotto le 3 ore e 30. Per una serie di motivi ho accumulato troppa stanchezza nell’ultimo mese e allora ho in mente di completare il percorso in un intervallo di tempo tra le 3ore e 30 e le 3ore e 40, quindi anche un 3:37 mi andrebbe anche bene.

Comunque parto con i pace makers delle 3:30 poi si vedrà. Via il primo strato subito, la busta di plastica. Primo 1500 ed ecco che arriva, dopo 7 minuti, la prima sosta: tecnica, e non c’è bisogno che vi dica i dettagli. Km 3, via secondo strato. Km 4, 5, 6, c’è una parvenza di sole ma entriamo subito nel parco, bellissimo ma tanto, tanto umido. È un altro mondo, ovattato soffice come le foglie che ogni tanto calpestiamo e il paesaggio, forse perché più volte ammirato nelle pitture del rinascimento da l’impressione di un viaggio a ritroso nel tempo.
Non penserete che vi descriva tutta la maratona così km per km? No, no, no, Saltiamo subito di altri due strati, ho tolto le due Tshirt di scorta da tempo e siamo al 20esimo Km. Ho mantenuto un buon ritmo e stimo di essere a circa 2 minuti dal 3:30. Non li vedo ma sento che sono li. Il passaggio al 21esimo me ne da conferma.

È così fino al 30esimo o quasi con passaggi bellissimi attraverso ali di folla che ti da il calore che le strade poco assolate di Firenze non possono darti. … Forse il ritardo è diventato di 4 minuti ma poco male , sono ancora nell’intervallo prefissato. Quando comincio ad accusare la stanchezza siamo al Km 32. Le gambe sono rigide e il freddo non le aiuta per niente. Abbiamo anche lasciato il centro e siamo a Campo di Marte (e ora capisco perché lo hanno chiamato così) dove l’indistinto e la quasi desolazione la fanno da padrone. Non c’è incitamento a scaldare gli animi, cala il ritmo ed è un calare fino al 39 esimo con l’ultima salita che nonostante sia leggere mi sfianca.

Che ritardo avrò dal 3.30? Non mi interessa e non sono in grado di fare calcoli ma mi do una spinta fisica e psicologica e accelero quel tanto che basta per superare bene il ponte e … finalmente il lungarno, finalmente il sole che pallido ci accompagna fino all’ultima curva 42 esimo dove vedo mia moglie li ad aspettarmi. Il traguardo e Pino, un’istituzione, ad immortalare tutti noi Orange.

Guardo l’orologio: 3 ore e 44 minuti. Per soli 7 minuti non ho mantenuto il mio obiettivo, per soli 7 minuti che sembrano pochi ma sono un’eternità in certe circostanze. Rifletto su questo mentre sono a casa e guardo le classifiche. 7 minuti, sono solo 7 minuti ma contano … e si che contano … vallo a raccontare ad Attilio che per soli 7 minuti non ha viaggiato gratis verso Novara.

Ciao a tutti
Marziale


Marziale Feudale

Marziale Feudale

Gara: Maratona di Firenze (27/11/2011)

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