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Vorrei solo trasmettere un'emozione.
di Giuseppe Coccia, 11/11/2007

il Ponte di Verrazzano, New York

il Ponte di Verrazzano, New York

Riceviamo e pubblichiamo, per espressa volontà senza indicare l'autore.

A febbraio 2007 convinco mia moglie: a novembre andiamo a NY!

Da allora, subito dopo la Roma Ostia, comincia il "calvario" degli allenamenti, per me che corro da poco più di un anno, per arrivare all'obiettivo.

Qualche settimana dopo vedo che si forma il gruppo della Podistica per NY, sto quasi per chiamare per associarmi, poi penso: ma dove vai, sei un tartarugone, non hai tempo, non farne perdere a chi è più serio di te.

E allora, solo soletto, primavera ed estate, tanti km. Tre settimane di vacanza in liguria ad agosto, tanti lunghi (ammazza quante salite...), ad inizio settembre comincio a pensare di farcela. Mi sento bene, leggero, pronto alle 8 settimane finali.
E poi.....

E poi con il Padreterno non ci combatti.

Una visita di controllo come tante altre, mia moglie ne ha fatte durante la prima gravidanza, e stavolta è andata male. Ahi. Fa male. Ferma tutto, prendiamoci il nostro tempo.

Passano due settimane usciamo dalla clinica. Silenzio. Prendiamo la macchina e andiamo al mare. Un giro in bici in assoluto silenzio. Il bimbo è dai nonni.
Poi lei mi fa: ora torniamo a casa, e tu vai a correre. E NY la finisci. E poi ricominciamo.

Non me la sono sentita di dire una parola. Tre settimane di stop completo. Il giorno dopo era domenica, i miei primi 35 km. E chi ci arriva! Crollo a 27. Domenica successiva altri 35. Niente, arrivo a 30. 

Negli ultimi 15 giorni sessioni da 1,5h. Sono saltate tutte le tabelle. Arrivo a NY scappando letteralmente dall'ufficio. Un paio di corse a Central Park all'alba, poi turisti. Domenica mattina apro gli occhi e dico "sicura?". "Sicura" risponde.
Vado.

Piango molte volte, per motivi diversi, gioia, dolore che finalmente viene fuori con il sudore, commozione per le manine dei bambini che vogliono toccare le tue.

La seconda metà è dura, ma l'adrenalina è ancora tanta, e alla fine il traguardo arriva.

Uscito dal casino dell'arrivo eccola là. Bellissima, sorridente, oggi è il suo compleanno.

Torniamo in albergo, lei fiera con la mia medaglia al collo.

Grazie Chicca.
 


Gara: Maratona di New York (04/11/2007)

SCHEDA GARA



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