Lo scorso anno dopo molti dubbi e moltissime paure decisi di cominciare prima a correre (cosa mai neanche pensata nei precedenti 38 anni della mia vita) e poi a fare delle gare podistiche, e mi posi come obiettivo la famosa Appia Run. Ad un paio di settimane dall’evento, temendo che 13 km fossero per me proibitivi, visto che non li avevo mai fatti neanche in allenamento volli testarmi e mi iscrissi all’ultimo momento ad un 10000 che si correva non troppo lontano da casa.
La I^ Granai Run sarebbe pertanto stata anche la mia I^ gara.

Ricordo perfettamente oltre l’emozione molto grande di partecipare ad una gara, anche il completo disorientamento quando quella mattina, con largo anticipo, parcheggiai nei pressi del centro commerciale e mi avviai a cercare non so bene chi o cosa. Venni accolto fortunatamente dal nostro stand ben visibile e dai soliti generosissimi e impareggiabili orange che mi diedero il pettorale e mi dissero di rimanere li perché a breve una certa Patrizia avrebbe fatto la foto di gruppo.

Dopo poco vidi, anzi sentii, Patrizia che con la sua solita energia ed allegria radunò i non moltissimi orange presenti intorno allo stand (la maggior parte della podistica si trovava ad Onna per il terremoto) ed iniziò a fare le foto di gruppo. Sciolto così il ghiaccio iniziai pertanto la mia avventura nella Podistica, scambiai quattro chiacchiere con dei perfetti sconosciuti tutti gentilissimi e prodighi di consigli e dopo un breve riscaldamento presi parte alla mia prima emozionantissima gara.

Ad un anno di distanza ho voluto fortemente partecipare nuovamente alla mia I^ gara e, sebbene molto più esperto (ed anche allenato!) questa mattina è stata comunque una giornata particolare. Molto bello ad esempio essere li con molte persone che si sono conosciute in questo bellissimo anno, incontrare i compagni di allenamento della scuola di podismo, scambiarsi impressioni e confrontarsi sui programmi per le prossime gare.

Passato un anno è forse anche giunto il momento di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa mia avventura per la loro generosità, pazienza e simpatia a cominciare da Pino, instancabile e insostituibile, e poi tutti quelli che a vario titolo contribuiscono perché questa gioiosa macchina da corsa della solidarietà possa crescere. Un ringraziamento a Fulvio per gli allenamenti e per i tanti consigli che è costretto a dispensare ad un Tapascione come me, a Patrizia per i suoi indimenticabili incoraggiamenti nei momenti più impensabili delle gare e per le splendide foto ed infine al mio amico Maurizio De Pasqualis che mi ha portato nel mondo della corsa e della Podistica.