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La mezza Maratona di Rieti vista da davanti
di Alex Panno, 22/04/2007

Sono Alex Panno e ho 10 anni e mezzo. Sono il figlio di Susanna Cesarini, che ha corso nella Mezza Maratona di Rieti.

Sono stato sulla macchina che apriva la gara, perché il capo del percorso è un nostro amico e si chiama Aldo. Era una Saab 93 decappottabile, era piena di gadget tutti intriganti e molto tecnologica. Io non pensavo che sarei andato in quella bellissima macchina, perché io vado sulla Kangoo gialla di mamma. Quando ci sono salito mi è sembrata proprio lussuosa. Se schiacciavi un pulsantino usciva il portabicchiere come sulle auto delle spie nel film Looney Tunes Back in Action.

Io non ho sentito lo sparo del via perché, la macchina è partita cinque minuti prima per togliere di mezzo dal percorso di gara le macchine che passavano. A un certo punto siamo arrivati a una strada strettissima nel centro di Rieti e c´era il camion della "Lentezza Urbana" che stava caricando l´immondizia e si fermava a ogni bidone.
Aldo ne diceva di tutti i colori "Andatevene, stiamo per fare una gara!". Poi è finita che il camion dell´immondizia si è accostato a bordo strada e noi abbiamo visto le moto della polizia con dietro il primo concorrente.

I concorrenti stavano dietro di noi e andavano mediamente veloci, c´era un italiano di nome Carosi e un marocchino che non conosco.

Il percorso di gara partiva dal centro, poi andava in campagna, dove vedevo molti cani da pastore. Noi fischiavamo da rompere i timpani per spaventarli e tutti sono scappati.

Il paesaggio era bello, con dietro le montagne dell´Appennino, si vedevano le casette tradizionali da vicino, erano fattorie che coltivano grano, aravano i campi e poi c´erano i pascoli. Si vedeva il Monte Terminillo alto 2216 metri, e c´era ancora la neve ma anche la solita nuvoletta.

Ho visto i ristori e al primo mi hanno dato una bottiglietta d´acqua minerale. Abbiamo visto gli spugnaggi, dove davano le spugne. Io non ne so niente ma penso che era per bagnarsi la fronte e il corpo. Questa cosa mi sembrava non male, perché così i concorrenti non sudavano e non perdevano i minerali.

Alla fine, quando siamo arrivati allo stadio, siamo scesi e abbiamo visto il primo concorrente, che era il marocchino, arrivare al traguardo in un´ora e 5 e 50. Lo stadio aveva una tribuna e dall´altra parte c´erano i posti senza copertura. Al centro aveva un campo d´erba e fuori aveva la pista per la velocità dove si facevano gli ultimi 197 metri della Mezza Maratona. Ho visto la maggior parte dei concorrenti della Podistica Solidarietà arrivare, erano molto stanchi e seri. Se gli veniva dato un pezzo di carta voleva dire che ci avevano messo un buon tempo e potevano ritirare un premio. Tutti hanno avuto la medaglia di partecipazione. Poi abbiamo vinto un premio per la seconda società con più concorrenti e ci hanno dato un cesto pieno di dolci tra cui meringhe con le nocciole.

E´ stata una bella avventura contro le macchine e i cani ma mi sarebbe piaciuto vedere tutti i concorrenti correre in gruppo

Gara: Mezza Maratona di Rieti (22/04/2007)

SCHEDA GARA



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