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Veramente un bel gruppo....
di Attilio Di Donato, 22/06/2009

Adriano Durante

Adriano Durante

Vorrei innanzitutto ringraziare coloro i quali mi hanno incitato lungo tutto il percorso della mezza maratona di Roma. A loro sarà spedita una copia o maggio (o giugno, dipende…) del mio primo e ultimo libro, il cui titolo, è sempre utile ricordarlo, sarà : “guerre ascellari, gazebo galeotto e altre storie”; sottotitolo: confessioni e resoconti di un podista umorista e solidale.

C’era gente che neanche conoscevo e che mi incitava: è la prova lampante che questi miei resoconticini ironici e sgrammaticati stanno accalappiando sempre più lettori. In realtà mi sto anche un po’ auto pubblicizzando, con e mail, sms, megafono e manifesti che affliggo di notte e strappo di giorno.

Sto cercando ancora un editore. Forse l’ho trovato. E’ la terza. Non Laterza, ma proprio la terza casa editrice a cui mi sono rivolto e che anche lei, molto gentilmente, non mi ha risposto né fiori, ne quadri né cuori ma semplicemente picche. Ma io insisto, sono un osso duro.

E poi sono anche un bravo fotografo. Infatti ieri, mentre gli altri erano intenti a radunarsi per la solita foto di gruppo, io sono andato sotto al gonfiabile, ho preso la mia macchinetta e ho scattato la mia foto al gruppo elettrogeno che era lì in posa da circa due ore. E’ un bel gruppo anche quello no? La foto è venuta bene. Speriamo che Pino la pubblichi.

Ma veniamo alla gara.
Assalito da un sonno esagerato sono partito. E mentre tutti erano impegnati a correre, io seguivo il gruppo spegnendo con i piedi una ad uno i ceri che erano situati ai lati della strada. Era un modo come un altro per aiutare quelli dell’organizzazione, visto che spesso non c’è intesa fra chi corre e chi controlla le gare.

Quando siamo arrivati in un punto che non ricordo bene ma che comunque era ben illuminato, stavo quasi per chiedere come si spegnevano i lampioni ma poi mi son ricordato che questi sono accesi anche quando non ci sono le gare in corso, e così ho proseguito, cercando di accelerare un pochettino.

Mentre correvo pensavo: chi me lo ha fatto fare ad iscrivermi alla maratona di Firenze? Roba da masochisti….a questo punto meglio comprarsi un frustino e prendersi a scudisciate! Ma intanto i chilometri da percorrere diminuivano…

Al decimo ero mezzo cotto. Continuavo sui 5 e 30 a km. Più volte mi è venuta la tentazione di nascondermi in un anfratto e passare lì la nottata, ma poi mi avrebbero cercato perché c’era da smontare il gazebo e allora ho proseguito.

Al quindicesimo km mi ha chiamato l’autista dell’ambulanza e mi ha detto che se non proseguivo avrebbe chiamato l’ambulanza e allora ho proseguito ancora.
Al ventesimo km mi sono accodato alla processione che veniva in senso contrario e per circa duecento metri ho pregato che il buon Dio mi aiutasse in quest’ultima fatica.
Alla fine ho lasciato la processione, ho fatto dietro front e, con uno sforzo sovrumano ho percorso l’ultimo tratto. Ce l’ho fatta!

Ho impiegato 2 ore e 2 minuti, un tempo che vuol dire una mezza schifezza, ma come dice Mina in una splendida canzone: “L’importante è finire”.
Il gazebo era già stato smontato dal buon Gianfranco Novelli. A me non mi restava altro che asciugarmi, passare in sede e scaricare il materiale che avevo in macchina e ripartire verso casa.
Ho compiuto tutte queste operazioni ad una velocità talmente impressionante che Gianfranco, che mi aspettava, è andato via da solo in sede, mister Di Pilla che aveva parcheggiato la moto vicino alla mia macchina, mi ha lasciato che ero ancora lì perché non trovavo le chiavi di casa, e il barbone che dorme di solito di notte sotto la sede si era già defilato per affrontare un’altra giornata di duro lavoro.

Sono arrivato a casa che gli uccellini cinguettavano perché l’alba era in arrivo. A questo punto, ho pensato, non mi resta che preparare il mio resoconto ed eccolo qui:

Vorrei innanzitutto ringraziare ecc…ecc……(vedi sopra)

Ciao a tutti. Attilio.



Attilio a Fregene

Attilio a Fregene

Gara: Mezza Maratona di Roma (20/06/2009)

SCHEDA GARA



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