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Aprile passa le consegna a Maggio
di Alessandro Todde, 04/05/2016

Trofeo Regionale Staffette Master 2016

Un sabato pomeriggio inaspettato, fra un raggio di sole che trapela fra le nuvole di passaggio e la compagnia del grande gruppo del Forresteam capitanato dal coach Forrest inesauribile dispensatore di consigli per tutti noi.
Si inizia con la Staffetta 4x100 uomini, al via abbiamo ben due squadre:
1. Stefano Narsete - Fabio de Gregorio – Massimo Rodolico - Paolo Rossi;
2. Alessandro Libranti - Paolo Sai - Domenico Bovi - Marco Forrest Taddei.
La prima squadra ottiene un buon 1'00",32 nonostante sia la prima esperienza per gran parte dei componenti, la seconda ottiene un bel 57",05 che li piazza al 13° posto assoluto della classifica.

Poi è la volta della staffetta 4x400 donne, al via una squadra sperimentale: Elena Monsellato - Ombretta Spuri - Tiziana Malatesta - Flaminia Susco che ottengono un bel 5'56",37 e un undicesimo posto che fa ben sperare per il futuro!
A seguire abbiamo la 4x400 Uomini che come per la 4x100 presenta al via due squadre:
1. Gianluca Alba - Roberto Mengoni - Paolo Sai - Alessandro Todde, Campioni Regionali Cat. M40 in carica che grazie ad un collaudato lavoro di squadra e al consolidamento della prestazione ottengono un 4'31",60 che li piazza al 9° posto della classifica;
2. Marco Taddei - Stefano Narsete - Max Golletto - Paolo Rossi, che dopo le fatiche della 4x100 si cimentano in un'ottima prova che li piazza al 12° posto della classifica e fa tremare un po’ la sicurezza dei Campioni Regionali cat. M40.



Piccolo Siparietto ... Prima della partenza delle serie, si era generata la genuina rivalità fra le due squadre con sfottò stile calcistico e la voglia di misurarsi possibilmente spalla a spalla, ma la realtà ha voluto che le due squadre venissero divise in due serie distinte.
La sfida si è svolta quindi a distanza, alla fine ha avuto la meglio la squadra veterana, ma sospetto che non potrà dormire sonni tranquilli nel futuro, l'appuntamento sarà a luglio per i campionati regionali ... staremo a vedere!
Finite le staffette, ci godiamo un po' di gare dei cadetti, sinceramente è bello vedere il livello di preparazione di questi ragazzi, un po' di invidia per le loro capacità tecniche e fisiche, ma si sa l'invidia quando è sana, porta solo al miglioramento!
In serata infine si svolgono le gare degli Assoluti, prima le serie dei 400 m donne, nella terza serie si cimenta Elena Monsellato che trova la novità di partire dai blocchi di partenza, un po’ di timore iniziale che svanisce poi con lo sparo e una buona prestazione di 1'19",03.
Poi per concludere la serata le serie dei 1500 m, nella seconda serie ecco che mi materializzo di nuovo! Dopo circa 4 ore di riposo dalla 4x400 mi cimento di nuovo in questa folle distanza, la partenza viene ritardata per permettere lo svolgimento degli ultimi salti in alto dei cadetti, poi finalmente ci accingiamo a partire.
Il cielo è grigio e qualche goccia sembra voler annunciare il peggio, oramai la luce del pomeriggio ha lasciato spazio alle luci notturne dell'impianto, creando un'atmosfera particolare.

Finalmente lo sparo! si parte, mi metto quasi in coda alla fila indiana per cercare di non esagerare nel primo 3/4 di giro, qualche rallentamento di troppo ma il ritmo non è pessimo, passo sul traguardo in 1'03", adesso la fila si allunga e riesco ad avere più spazio per distendere la falcata, il secondo passaggio lo effettuo in 1'21", le gambe sembrano tenere abbastanza e cerco di mantenere la distanza con gli avversari che sono immediatamente davanti a me, terzo giro che si chiude in 1'21",4, quasi una fotocopia del precedente, unica differenza è la fatica nelle gambe, ultimo giro molto sofferto in cui subisco il sorpasso di due concorrenti, poi infilo il rettilineo finale e mi attacco a quello più vicino che mi tira la volata, alla fine chiudo con un bel 5'07",40, confermato dal rilevamento di Paolo Sai che dagli spalti è rimasto ad incitarmi sino alla fine.
Sabato concluso, raccolgo le mie cose ed inizia a piovere, uscendo incrocio Paolo che mi fa vedere il cronometro e mi dice "Bravo, sei andato bene". La strada per migliorarsi è ancora lunga, ma nonostante tutti gli impegni i segnali sono più che positivi.

Trail della Miniera 2016 ... lo spirito di squadra della Podistica Solidarietà

Dopo tante gare tirate, dopo tanta sofferenza e soddisfazione, finalmente riesco a regalarmi una domenica di puro divertimento tra le dune della Miniera Sibelco di Priverno.
Grazie all'amicizia con Marco e Cristiano del Corridore vengo a conoscenza di questa gara dal fascino particolare: correre dentro una vera miniera! e così preso dall'entusiasmo mi unisco all'allegra brigata che con appuntamento alle ore 07:00 sotto all'omonimo negozio dei miei amici di Frosinone si ritrova in una domenica sonnecchiate e rinfrescata da una notte di pioggia quasi incessante.
Mi ritrovo così assieme a Ombretta Spuri, Valter Santoni, Daniela Nami, Daniel Peiffer a condividere questa nuova avventura e con sorpresa troviamo il Re Giorgio Calcaterra che si unisce all'allegra compagnia, dopo una frugale colazione al bar siamo pronti a partire alla volta di Priverno.
Il viaggio è splendida occasione per scambiarci racconti su gare passate e previsioni per le gare future, aneddoti insoliti e punti di vista sulla vita, insomma un'orchestra sinfonica di emozioni.



Ore 09:00, puntuali come un orologio svizzero arriviamo alla cava, scendiamo dal pullman e già vedo che spunta nello scenario della cava il colore Orange del nostro gazebo, dentro di me penso: "questa è la vera forza della Podistica Solidarietà, composta di persone splendide e che hanno chiara in mente la Vision della Società, mettendo in pratica con sacrificio ed abnegazione una mission molto particolare, quella di rendere confortevole qualsiasi luogo ove si vada a fare una gara" oggi grazie a Maurizio Ragozzino e Raffaele Pirretto, aiutati da Claudio Ubaldini che oltre che partecipare alla manifestazione si sono incaricati di portarci i gazebo, ritirare i pettorali e fornire un servizio degno di un albergo a 5 stelle.
Ed ecco che la zona Orange inizia a riempirsi di visi familiari: Gianluca Alba e Antonella Laudazi, Giovanni Battista Torelli e Micaela Testa,Domenico Nuzzi e Cristina Maurici, Daniela Reali, Giulia Crescenzi, la mitica Maria Casciotti che oggi è venuta a darci sostegno morale, saluti baci ed abbracci un po’ per tutti e quattro chiacchiere in allegria.

Preso il pettorale 353, mi vado a cambiare nel gazebo e chi vedo spuntare dalla tenda? è lui! il grande Paolo Giovannini che oggi gioca in casa su un terreno difficile e complicato, ma la meraviglia di queste persone sempre al top delle classifiche sta nell'estrema umiltà, infatti chiedendomi se mi ero già riscaldato mi porta a sbirciare il percorso per riuscire a farmi avere una visione ampia di quello che mi aspetterà fra poco.
Oramai ci siamo, manca poco e ci avviamo verso la partenza, oggi per fortuna non è importante partire davanti, la premessa per questa gara è divertirsi e non andare al limite! Così riesco a condividere questi attimi assieme a Mimì e Cri (al secolo Domenico e Cristina) che solitamente non riesco mai a vedere prima della partenza (prima o poi mi toglieranno il saluto!!! XD ).



Finalmente dopo una lunga attesa si parte! i primi passi in mezzo alla folla sono tranquilli, poi visto il terreno in discesa mi lascio andare ed inizio a prendere il mio ritmo, essendo partito dietro ho tante persone da superare ma lo faccio in scioltezza e senza forzare troppo la mia traiettoria a zig zag.
Scatta il primo riferimento del GPS e con stupore noto un passo di 3'59"/km dentro di me una sensazione di leggerezza e tranquillità che pervade muscoli e mente, ciò mi induce a proseguire e mantenere il passo, questo mi porta ben presto a raggiungere e superare Paolo e Gianluca e poco più avanti scorgo un altro atleta orange (Fabio Placidi) raggiungo anche lui e sfruttando la mia familiarità con la salita lo passo di slancio.
Oggi il terreno sabbioso e il percorso pieno di cambi di pendenza e direzione impongono la massima attenzione da riporre sugli appoggi ... ...ma la realtà che passo dopo passo si materializza è una sola ... quando le condizioni si fanno difficili ... io mi esalto!
Anche se le gambe mi lanciano segnali di sforzo e fatica, riesco a gestire il tutto con molta calma e tranquillità, inizio a contare i km che scorrono come fossero gradini di una lunga scalinata, l'affanno è al giusto grado, non mi offusca la vista e mi permette di avere una visione della gara limpida e tranquilla.
Dopo il primo ristoro usciti da un tratto di bosco ci buttiamo in discesa e devo ricorrere a tutte le mie abilità di funambolo per rimanere in posizione corretta e non perdere troppa velocità, di fronte a me scorgo uno scenario spettacolare con la lunga fila indiana di concorrenti che si inerpicano lungo il tortuoso percorso della cava e gli spettatori che dall'alto sembrano tutti piccoli soldatini, incitano a gran voce la nostra performance, la salita è lunga e il fiato si accorcia, ma riesco a prendere il giusto ritmo.

Chi mi aveva sverniciato in discesa adesso si ritrova a dover fare i conti con la pendenza che sale sotto i piedi, questo è il terreno che amo, che mi porta a spingere forte e così risalgo in netta rimonta. Ad un tratto odo una voce familiare che grida: "dai Paolo!!!!" e poco dopo la stessa voce grida: "forza Gianlucaaaaaaaaaa", la voce familiare è quella di Antonella Laudazi che oltre che supporter sfegatata si trasforma in punto di rifermento, perché grazie a lei riesco a capire quanto è il mio margine sui miei compagni orange.
Passa così il quinto km e siamo al giro di boa, dopo aver percorso di nuovo una parte del tracciato della partenza ci gettiamo in una lunga discesa (la stessa che Paolo mi aveva mostrato durante il riscaldamento) inutile percorrerla a "vita persa" meglio gestire e lasciare andare avanti gli altri, anche perché ... dopo una discesa ... c'è sempre una salita!
La seconda ed impegnativa salita del percorso che ci traghetta dal sesto al settimo km (infatti sul gps la media risulterà di 5'42"/km con un dislivello totale di ben 51 m) sento dietro di me il respiro affannato di Paolo, mi giro ed è lui, lo incito e proseguo con il mio passo.

Una volta finita la salita ci addentriamo nel bosco ove cerco di ritrovare il mio assetto ed inizio una lunga discesa piena di insidie ed ostacoli, a metà vengo letteralmente sverniciato da Paolo che una volta "rotto il fiato muscolare" parte con la sua inarrestabile progressione.
Faccio il check della mia condizione e cerco di sfruttare i successivi saliscendi per consolidare la mia posizione, arriviamo così al termine del bosco e inizio a sentire il frastuono delle persone che in area di arrivo incitano noi concorrenti.
Appena inizio ad intravedere gli edifici della cava inizio la mia progressione nel fango, appena i piedi toccano l'asfalto invece scatta un click, oramai siamo all'arrivo e anche se le energie non sono infinite sono sufficienti per impostare una lunga volata finale.
Incrociamo un concorrente che ha già concluso e ci urla: "forza che mancano solo 300 m alla fine!" è la scintilla che accende la fiamma e si innesca la modalità progressione alla Forrest, non siamo in pista oggi ma ... per vincere la resistenza degli avversari devi sorprenderli dove non se lo aspettano!
La progressione si fa così più incisiva e una volta imboccato il rettilineo finale, anche se in salita le gambe girano sempre più veloci, fino a recuperare il gap con chi mi precedeva all'uscita del bosco di circa 100 m.
Taglio il traguardo e con soddisfazione noto che oggi il divertimento è stato anche correre ad un passo che fino a ieri non avevo preventivato!
Assieme a Paolo e Gianluca ci scambiamo le prime impressioni sulla gara (loro poco soddisfatti della loro prestazione, ma non sempre si riesce a dare il meglio!) ritiro il mio pacco gara pieno di generi alimentari di ogni tipo e mentre mi dirigo verso il nostro gazebo ho il tempo di incitare Domenico impegnato nella sua volata, urlo a squarciagola: "Forza Domenicoooooooo, allunga allunga! dai che è finitaaaaaaaaaaaaa!".



Nemmeno il tempo di posare il pacco gara dentro al gazebo e vado subito a fare defaticamento assieme a Paolo, colgo così l'occasione di conoscere una persona straordinaria da cui imparare tantissimo sulla corsa.
Finito lo scarico, ci si lava, ci si cambia e tutti in fila per il lauto pranzo, al termine di una gara impegnativa ancora una volta lo spirito di squadra prevale e ci ritroviamo assieme con le gambe sotto il tavolino a condividere sorrisi, storie e successi ... soprattutto successi delle nostre fortissime Lady Orange!
Roberta Falaschi - Prima di Categoria MF45
Cristina Maurici - Seconda di Categoria MF50
Elisa Tempestini - Seconda di Categoria MF55
Maria Concetta Di Benedetto - Quarta di Categoria MF50
Ombretta Spuri - Quinta di categoria MF50

Anche oggi la Podistica fa man bassa di premi e nonostante la grande partecipazione di squadre riesce a centrare un onorevole Sesto posto!
Infine la delizia culinaria di Antonella Laudazi ... una squisita crostata che conclude il nostro pranzo domenicale.

Giunge cosi il momento dei saluti e dopo aver ringraziato Marco e Cristiano risaliamo sul Pullman e ritorniamo alla volta di Roma assieme allo strepitoso vincitore della gara odierna ... il grande Re Giorgio Calcaterra
Un viaggio che si riempie di storie, commenti, sorrisi, risate e tanta tanta bella compagnia. Le domeniche Orange dovrebbero essere sempre cosi! Alla prossima ...




Gara: Trail della Miniera (01/05/2016)

SCHEDA GARA



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