Partire quest’anno dall’EUR in direzione di Ostia è stato davvero difficile.

Da alcuni mesi soffro di una fastidiosa infiammazione che non mi hapermesso di allenarmi con continuità e di ottenere i risultati che speravo.

Avevo ormai maturato un calo di motivazione fino a pensare di abbandonare, di non disputare la mia seconda “mezza”. Poi, negli ultimi giorni prima della gara, gli incoraggiamenti del mio “guru” ed anche la mia testardaggine mi hanno spinto a presentarmi all’EUR.

Arrivo alle 07.30, primi passaggi verso l’area di partenza e la tensione sale. Sembra sgretolarsi ogni certezza nel lavoro fatto nel periodo di preparazione. Dopo la foto di gruppo cerco di rilassarmi.

Arrivo in griglia quasi all’ultimo e aspetto il via. Poco dopo si parte e lo spettacolo della muraglia umana che si muove ritmicamente all’interno del quartiere dell’EUR, colorata e festante, è davvero affascinante. Trasmette fiducia e motivazione. Poco dopo la partenza trovo Alessandro. Condivideremo insiemetutta la gara, tra difficoltà, stanchezza e, soprattutto, parecchi sorrisi.

I primi chilometri passano, il ritmo aumenta e il fisico reagisce bene, meglio di quanto speravo. Anche dopo la temuta salita del “Presidente”.

Verso il 15^ chilometro inizia a farsi sentire un po’ di stanchezza, insieme alla sensazione di sete e fame. Si stringono i denti. Ormai il più sembra fatto.

Più volte si cerca il mare, che però sembra non arrivare. Ma i chilometri passano.

Dopo un po’ l’azzurro del mare si vede davvero. Come guardarsi allo specchio, spunta un sorriso. Il traguardo... le mani al cielo. È fatta.

Contro ogni previsione la mia seconda mezza l’ho finita davvero. Con otto minuti in meno rispetto all’anno scorso… con molte emozioni in più. Un ringraziamento particolare lo devo al mio compagno di viaggio Alessandro, con il quale abbiamo osato sfidare, sorridendo, le nostre previsioni iniziali.

Un ringraziamento speciale lo devo a Rosario, che ha creduto in me quando persino io tentennavo.

Grazie anche alla Podistica Solidarietà, che mi ha permesso di provare questa emozione, e a tutti gli orange, che hanno colorato di arancio la striscia di strada che porta da Roma al mare.