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.....per me la corsa è la Maratona.
di Fabio Ricci, 04/09/2007

Fabio Ricci (foto di Giuseppe Coccia)

Fabio Ricci (foto di Giuseppe Coccia)

Si, esistono vari tipi di gare, sulle distanze più svariate, ma la mia vera passione è per i 42 km e 195 metri; non a caso è l'unico tipo di competizione per cui seguo una tabella: tutte le altre gare fanno solamente parte di "quella" tabella.

L'oggetto della mail, quindi, potrebbe sembrare riferito a quello, al fatto che in testa abbia la maratona... Sì, l'oggetto è la maratona, ma "in testa" è riferito solamente alla posizione in cui mi trovavo domenica al 30° km...

Andiamo con ordine: dopo due settimane di vacanze in Puglia (a San Cesario di Lecce), sulla strada del ritorno per Tivoli, ho deciso di fermarmi con Anne e Gabriel a Sant'Agata, un paesino in provincia di Foggia, dove la squadra podistica dei Globe Runners Foggia, insieme agli atleti del Club SuperMarathon, avevano organizzato la 1^ edizione della MARATONA DEI MONTI DAUNI.

Uno potrebbe aspettarsi una gara completamente piatta, ma Sant'Agata è ad oltre 700 m s.l.m. e la competizione, infatti, è stata definita un'ecomaratona su asfalto!

Il percorso in effetti era tutto un programma: due giri del centro storico (già questi con notevoli saliscendi) da 2,2 km ciascuno ed una strada in notevole pendenza (circa 6-7% di media) da ripetere, prima in discesa e poi in salita, per tre volte consecutive.

Questa strada è lunga 6,3 km, capirete quindi che stress per muscoli e tendini il percorrerla in discesa e poi che fatica farla al contrario, soprattutto sapendo di doverla fare per tre volte!

La foto, comunque, vi farà capire meglio di mille parole il tipo di percorso!
In programma avevo un lungo di 30-35 km, quindi, piuttosto che farli in allenamento, ho deciso di affrontarli facendo questa gara (anche se non avevo ancora visto cosa mi aspettava) e fermandomi al termine del secondo giro, cioè al 30° km.

Sabato sera consegna dei pettorali in Comune da parte del Sindaco (non mi era mai capitato) e poi cena di gruppo con una ventina di altri maratoneti, tra i quali ho fatto subito amicizia con Enrico Vedilei, otto volte nazionale di ultramaratona e con un personale di 2.28' in maratona, e la sua compagna Maria Luisa Costetti, anche lei ultramaratoneta e vincitrice del Passatore.

Mi ha fatto piacere che Enrico conoscesse la nostra squadra, anche se sono rimasto sorpreso dal fatto che sapesse chi sono IO...

La mattina alle 9:15, in una giornata non troppo calda rispetto agli ultimi giorni, partenza dalla piazza del paese con i partecipanti alla 16 km, i circa 60 maratoneti e le squadre della staffetta.

Organizzazione molto efficace: grazie alla conformazione del percorso i ristori erano previsti ogni due km, due ambulanze, speaker (non ricordo il nome, ma è quello delle gare abruzzesi), display con il tempo sul traguardo, due moto con la telecamera che riprendevano la manifestazione.

Dopo i primi 4 km nel centro storico, dove hanno preso subito il largo i partecipanti alla 17 km, ci siamo lanciati nella lunga discesa e, malgrado corressi abbastanza "frenato", mi sono accorto di guadagnare sugli altri maratoneti.

Il mio vantaggio è aumentato con la salita, nella quale si aveva la possibilità di incrociare gli altri, vedere le posizioni ed i distacchi, scambiarsi incitamenti e spesso anche bottigliette d'acqua.

Al termine della prima salita (quindi al 17° km) il mio vantaggio era più di quanto immaginassi ed il primo a stupirsene ero proprio io: sono passato sul traguardo solo dopo i primi due della 17 km (gli altri li avevo superati in salita) e dietro il primo staffettista.

Durante la seconda lunga discesa ho cercato soprattutto di non farmi male, dato che non c'era più la freschezza dei primi km e un infortunio, con quella pendenza, è sempre in agguato.

Ho ripreso il primo staffettista e mi sono ritrovato completamente solo in testa ad una maratona.... chi l'avrebbe mai detto!
Il mio vantaggio, all'inizio della seconda salita, era di circa 20" sul 2° e di 40" sul 3°, dato che loro si erano lanciati a capofitto in discesa per riprendermi.

A quel punto ho avvisato la moto della troupe televisiva che io mi sarei fermato al 30° km, dicendogli di riferirlo ai miei inseguitori.
La tentazione di non fermarmi era veramente forte: sapevo di star correndo con un discreto margine e che molto probabilmente non avrei avuto particolari problemi a terminare al primo posto, ma quello che mi preoccupava era la terza discesa.

Per restare davanti avrei dovuto percorrerla "spingendo", mettendo a repentaglio muscoli e, soprattutto, tendini, già abbastanza martoriati per conto loro.
Inoltre chi corre le maratone sa bene che differenza c'è tra il fare un allenamento di 30 km ed una maratona... e io non volevo compromettere in alcun modo la preparazione e le gare delle prossime settimane.

Pensavo a tutto questo mentre correvo lungo quella salita... vincere una maratona, rischiando però di finire con quella la stagione autunnale... oppure fermarmi, rinunciando però alla vittoria?

Per fortuna avevo avvisato Anne che mi sarei fermato, altrimenti mi sarebbe dispiaciuto ancora di più.
Comunque, con un ultimo km corso più velocemente degli altri, ho tagliato il traguardo e mi sono fermato, subito intervistato, come uno dei top runner che vediamo in televisione.

Credo che ripenserò spesso alla decisione che ho preso, ma ormai quel che fatto è fatto; sicuramente la vittoria "lasciata" mi darà ancora più stimoli per affrontare gli allenamenti e le gare delle prossime settimane.

Per chi volesse vedere immagini televisive della gara, giovedì 6 settembre, sul canale 920 di Sky andrà in onda uno speciale.


S.Agata

S.Agata

Gara: Maratona dei Monti Dauni (02/09/2007)

SCHEDA GARA



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