Martedì 22 settembre, allo Stadio delle Terme di Caracalla, il Comitato Provinciale della FIDAL di Roma ha organizzato la Manifestazione “200 metri: 19”72 Record del Mondo”.

L’Atletica Romana ha celebrato insieme a Pietro Mennea il Trentennale della sua straordinaria impresa e per l’occasione si sono disputate esclusivamente gare sui 200 metri aperte a tutte le categorie federali.

E’ stata una bella festa, alla quale ho partecipato come spettatore. Però la pioggia non ha permesso significativi riscontri cronometrici.

Ho incontrato anche atleti famosi, in attività o del recente passato, come Andrew Howe, Stefano Tilli e Francesco Panetta.

Questo simpatico evento ha a che vedere con la “Podistica”, però vorrei sottolineare un ricordo legato all’altra parte del nome della nostra società: la “Solidarietà”.

Francesco Panetta, incontrato in quella occasione, nel 1987 vinse la medaglia d'oro dei 3000 m siepi ai mondiali di Roma con il tempo di 8:08.57 siglando anche la miglior prestazione dell'anno sulla distanza e il record italiano (tuttora imbattuto).

Francesco Panetta

Però nel cuore degli sportivi è entrato soprattutto per il suo gesto altruistico nella finale dei 3.000 siepi agli Europei di Helsinki (1994): aiutò Alessandro Lambruschini - caduto su un ostacolo - a rialzarsi e lo riportò nel gruppo dei migliori, pilotandolo poi verso la medaglia d’oro.

La foto allegata l’ho ricavata dalla mia registrazione televisiva in vhs di quella gara.
Ogni tanto mostro quelle immagini ai miei figli, insieme all’atto di eroismo dello sciatore discesista Pietro Vitalini, mai vincitore in “Coppa del Mondo”, che proprio il giorno in cui stava stabilendo il miglior tempo (sarebbe finalmente salito sul gradino più alto del podio) rinunciò al successo frenando per essere certo di evitare uno spettatore scivolato in mezzo alla pista.

Tante vittorie blasonate passano nel dimenticatoio, però questi gesti meritano di essere ricordati.

Marco Cerisola