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Il fascino dell'antica Roma con la Podistica Solidarietà
di Anna Marina Cutelle', 30/04/2015

Anna Marina e Paolo

Anna Marina e Paolo

Non potevo mancare all'appuntamento con l'Appia Run, il mio trampolino di lancio della corsa. Solo 4 anni fa ero convinta che non mi piacesse correre, mi accontentavo di camminare fino al mare e al ritorno correvo gli ultimi due o tre km, fin quando Paolo mi propone di partecipare ad una gara non competitiva di 4 km sull'Appia antica a Roma, mentre lui avrebbe corso la competitiva di 13 km.

Alla partenza ci sono almeno 2000 persone ed io vengo presa in un vortice di entusiasmo, non pensavo che fosse così bello correre in mezzo a molta gente, tanto che non mi accorgo della deviazione per la gara non competitiva e proseguo fino al 5° km, torno indietro ma perdo la strada, finchè vedo un gruppo di podisti e li seguo, ma fanno un giro lunghissimo, così quando arrivo allo stadio di Caracalla ho percorso 12 km!!! Da qui comincia la mia avventura di podista tra allenamenti e gare e due anni fa io e Paolo ci iscriviamo alla Podistica Solidarietà, ma io non riesco a sentirmi parte a tutti gli effetti di questa società, sono tutti di Roma, di Latina siamo pochi, e quando torniamo a gareggiare all'Appia Run sono totalmente spaesata, non conosco nessuno, percorro il tragitto in completa solitudine anche se mi trovo tra migliaia di persone. Ma come si suol dire "diamo tempo al tempo". Durante le successive gare ho conosciuto gli amici di Nettuno, di Fondi e alcuni di Roma e Pomezia, ma in particolare il nostro grandissimo presidente Pino Coccia, una persona eccezionale, sensibile e generosa; le terre Pontine sono state invase dai podisti solidali romani, siamo saliti sul podio a Sezze, Borgo Montello e addirittura primi alla maratona di Latina/Sabaudia. 

Si ripropone l'appuntamento con l'Appia Run, al gazebo trovo molti visi amici, Claudio, Antonella, Forrest, Roberta, Giulia, Walter, Anastasio, Simone Pietro, Gaetano, Andrea, Maurizio e altri che non conosco ma mi salutano sorridendo, faccio conoscenza con Giuseppina, una donna dolcissima e simpaticissima e questa volta non mi sento sola nè spaesata; a distribuire i pettorali c'è Tony, che al mio saluto risponde mandandomi un bacio con la mano, un gesto che mi scalda il cuore, ci siamo visti poche volte ma sento un grande affetto per lui e la sua famiglia. Ci riuniamo tutti per la foto di gruppo tra le battute scherzose del mitico Forrest e dopo un breve riscaldamento mi avvio alla partenza, cerco qualche orange ma è impossibile in quella calca di colori, sicuramente ne incontrerò tanti lungo il percorso, mi piacerebbe arrivare al traguardo con qualcuno dei nostri. 

Finalmente lo sparo! Si parte! Sono piena di entusiasmo ma subito arriva la prima difficoltà, il percorso iniziale è diverso, c'è una salita piuttosto impegnativa che non mi aspettavo e che spero non comprometta la gara. Proseguiamo verso l'Appia antica, in un attimo vengo trasportata indietro nel tempo, nell'antica Roma, il suono dei nostri passi sui sanpietrini si trasforma in quello degli zoccoli dei cavalli, poi i sanpietrini lasciano il posto ai basoli, di dimensioni più grandi, sembra di attraversare un ruscello saltando sui sassi stando attenti a non scivolare.
Entriamo infine nel parco della Caffarella, un posto di straordinaria bellezza paesaggistica, davanti a me si snoda un serpentone di podisti multicolori contornati da un alone di polvere, dall'antica Roma mi immergo nella natura, si sentono i cinguettii degli uccelli, tutto ciò mi dà una carica di energia ma non si può aumentare il passo, siamo tantissimi. Poco più avanti avvisto una coppia in canotta orange, finalmente qualcuno con il mio passo, chi vi molla più, sarete il mio punto di riferimento, resterò francobollata alle vostre scarpe. Ma dopo essere usciti da quel meraviglioso parco i due restano indietro, proseguo e incontro altri oranges ma non so perché riesco a superarli, sarà l'euforia. I km scorrono rapidi, siamo al 12°, dopo le fatiche dei sanpietrini e del parco comincia la discesa, in lontananza c'è una donna in canotta arancione, spingo più che posso per raggiungerla e salutarla con il nostro motto "alè Podistica", ecco la curva dello stadio, non mi fermo più e finalmente passiamo il traguardo, ci diamo la mano, complimentandoci, e chiacchieriamo mentre ci rechiamo al meritato ristoro, Cristina è la mia nuova amica orange. Nel gazebo a noi riservato incontro altre donne, ognuna racconta la sua esperienza, una ragazza è arrivata terza assoluta, credo che sia Michela, tantissimi complimenti, le osservo tutte e sorrido, contenta di essere insieme a loro, fuori ritrovo gli altri, rimango a dare una mano a smontare i gazebi e sono felice, finalmente mi sento parte di questa grande famiglia che è la Podistica Solidarietà! Bene ragazzi, arrivederci alle prossime gare, verrò a trovarvi a "Roma by night"


La nostra Orange Anna Marina

La nostra Orange Anna Marina

Gara: Appia Run (19/04/2015)

SCHEDA GARA



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