Queste le impressioni più immediate al termine del primo Trail dei Monti Cimini, che si è corso oggi nelle montagne e nei boschi che costeggiano il lago di Vico, nel comune di Canepina.

Più di cento partecipanti, impeccabilmente diretti dallo staff dell’Atletica Cimina, tutti in perfetta tenuta da… montagna fangosa e incuranti del freddo e dell’umido a mala pena attenuati da un timido sole. Il percorso era presidiato dalla Guardia Forestale con tanto di radio al fianco in caso di incidenti o soccorsi.

E poi, come al solito ecco gli ORANGE !! Il mitico Elio Dominici vero acciaio inox, il tranquillo (sembra) Ceccotti, lo scalpitante Santoponte, il silenzioso ma inarrestabile Castellani (“Mi manda Pino Coccia” la sua presentazione) e la new entry Francesco Perrone Capano che non si vergogna di umiliare lo scrivente infliggendogli ben 14’ di distacco.

Manca ancora un Orange, da quel di Nepi, Stefano Tonchi, iscrittosi al mattino e che ho trovato all’arrivo bello fresco e asciutto con un panino in mano; no comment, non c’è più rispetto per gli anziani !

Bellissimo il percorso, tutto in mezzo ai boschi su sentieri ora larghissimi ora strettissimi, con profondi e insidiosi canali fangosi (dice il mitico Murphy: non puoi sapere quanto è fonda una pozzanghera fino a che non ci vai dentro!!)

Dopo i primi 7 km di saliscendi impegnativi l’organizzazione ci ha regalato più di1.200 metri di sentiero quasi verticale, inerpicato su un costone boscoso, dove c’era chi procedeva “a mani e piedi” tanto era difficile non scivolare all’indietro, franando addosso a chi seguiva ansimando !

Poi ancora discese e altre salite sempre molto faticose sia per la pendenza che per il fango viscido che per gli innumerevoli rami e rametti che complicavano la falcata, più simile ormai ad un lento ciabattare.

Il ristoro ci accoglieva con un sole un po’ meno timido e tre bei gazebi pieni di thè caldo, succhi, acqua, crostate e ottimi panini al prosciutto offerti da uno salumificio locale.

Veramente una bella giornata di sport, natura e silenzio: merce ormai molto rara e preziosa.

Marco Perrone Capano