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Racconto di un viaggio tra Terra e Cielo
di Germana Bartolucci, 14/10/2013

Tommaso Iorio, Francesco Venditti, Germana Bartolucci, Cristina Marilena Imbucatura e Graziano Meneguzzo

Tommaso Iorio, Francesco Venditti, Germana Bartolucci, Cristina Marilena Imbucatura e Graziano Meneguzzo

C'era la 30 del Mare di Roma oggi.
Sarebbe stata una bella prova quel percorso piano. Mi ero iscritta, con le mie riserve, il lungo prima di Firenze avrebbe potuto attendere. In fondo quest'anno alla bella maratona fiorentina, non ci sarei andata. A dirla tutta, oltre alle mie riserve, ero rimasta affascinata dal resoconto verbale dell'Ecotrail della Roscetta (il cui nome deriva dal tipico frutto del castagno) riportato da un nostro podista Orange, Francesco.

Boschi, ruscelli, laghi... Un immenso verde nello splendido scenario abruzzese, nello specifico, nella bellissima valle Roveto. Uno di quei richiami che personalmente non sono riuscita ad ignorare. Allora eccoci, tutti e cinque i podisti orange presenti a questa quinta edizione dell'Eco trail della Roscetta, Cristina Marilena, Francesco, Graziano, Francesco, Tommaso e la sottoscritta, ritrovarci al luogo della partenza, nel già suggestivo panorama di Civitella Roveto.

Lo scenario è quello del dì di festa, un sole timido ma caldo colora i volti sorridenti degli atleti. C'è tutto quello che precede una gara. Si chiacchiera, si fa stretching, si salutano gli amici, c'è chi si scalda correndo, qualche fotografia e poi, tutti pronti!

Pochi minuti e si parte. Io ho già il cuore felice alla sola vista di quelle splendide montagne verdi che ci guardano dall'alto. Sembrano quasi abbracciarci, solitarie e fiere tutte intorno a noi. La piccola sorpresa iniziale è che il percorso non sarà quello di una mezza, ma sarà di tre km più lungo, 24. Poco male, si parte!

Solo pochi chilometri percorsi e già sembra di trovarsi in uno di quei luoghi abitati solo da Dio. Ci si lascia alle spalle l'asfalto, il vociare, quel bel paesino di mattoni e vasi di fiori alle finestre, per ritrovarsi nei ripidi sentieri che percorrono la valle. Si procede in quegli spazi di verde tra saliscendi, fino ad attraversare un piccolo borgo, dove tutto si muove con ritmi blandi e sereni osservato da noi "animali" di città. Un vecchietto siede con la sua sedia davanti al bar, mentre con i suoi occhi fissi ed assorti in chissà quali mondi, osserva sfilare gli atleti, che si dissetano in uno dei ristori lungo il percorso.

Conosciamo fugacemente la signora Olga, splendida 86enne del luogo richiamata a messa dalle campane della chiesa. Poi da li il percorso prosegue in quel Paradiso a cui solo Madre Natura sa dar vita. L'unico suono che si ode è quello del proprio respiro, a tratti dei ramoscelli che si spezzano sotto i piedi degli atleti...

Tutt'intorno silenzio, una danza tra Anima, Passione, Natura... La terra odora di funghi, si attraversano nell'ombra distese di castagneti, ed ovunque ricci e castagne caratterizzano il percorso, quasi a rammentare che all'autunno appartengono frutti e colori magici. E sembra davvero tutto così magico, che non sarebbe strano se un elfo attraversasse la strada!

Si prosegue così x un po' di chilometri, sembra un "ohm" mantrico il passo delle gambe in questo luogo... I sentieri, a tratti fangosi, (ma qui anche il fango ci sta bene), si interrompono di tanto in tanto, per lasciare spazio ad ampie radure di prati verdi e di azzurro sopra le nostre teste. Fino a giungere a delle piccole cascate che si muovono tra le rocce, e che confluiscono in un piccolo laghetto, che sembra lo specchio del Cielo, tanto è limpido. Mancano pochi chilometri all'arrivo, il cuore sarà certamente soddisfatto, ma le gambe cominciano a sentire la stanchezza del percorso, meraviglioso ma duro.

Ci siamo quasi, ce lo rammentano gli amici atleti giunti già all'arrivo attraverso i loro incitamenti. Chissà perché certe volte quelle poche centinaia di metri, sembrano più lunghi dei quasi 24 km già percorsi! Ma eccolo l'arrivo, ancora tre passi. È fatta! Distrutti si, ma certamente felici. Ci rifocilliamo con le leccornie del luogo, profumate crostate casarecce, il delizioso prosciutto abruzzese, e litri d'acqua.

Ma non è ancora finita! Ci attende un meritato pasto a base di pasta e salsicce, graditissimo omaggio incluso nel pacco gara. Insieme all'immancabile bicchiere di vino rosso, un toccasana per le arterie ed il gusto! E mentre stuoli di bambini festosi pestano l'uva con i piedi, in grandi recipienti preparati apposta per loro dall'organizzazione del luogo, l'aria tra i commensali è festosa e serena. Stomaco e cuore oggi non si possono davvero lamentare. Magari giusto un po' le gambe! Si torna a casa, sazi di emozioni...

Note: Complimenti alla bravissima Cristina Marilena Imbucatura, Lady Orange, giunta prima nella sua categoria!



Gara: Eco Trail della Roscetta (Crit. Trail) (13/10/2013)

SCHEDA GARA



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