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Conquisto la vetta del Feldberg!!!!
di Stefano Borgioli, 27/04/2023

La Partenza

La Partenza

Domenica 23 aprile.

Seconda uscita stagionale dopo la mezza maratona di Francoforte dello scorso 19 marzo.

Stavolta si affronta la “Feldberglauf”, una corsa in salita sui sentieri sterrati che attraversano i fitti boschi del Taunus, la regione di colline a nord-ovest di Francoforte.

Il percorso parte dal paese di Oberursel e finisce sulla vetta del Grosse Feldberg, con un dislivello totale di circa 600 metri.

Salgo in metro, arrivo al capolinea e vado a ritirare il pettorale. Non siamo tantissimi. Comunque, riuscire a radunare quasi duecento mattoidi che passano la domenica mattina a correre 10 chilometri di salita ripida sullo sterrato invece che andare al bar, mi pare già un risultato notevole.

Clima ideale per la corsa. Non fa caldo e non piove. La pioggia avrebbe ammollato il terreno moltiplicando la fatica.

Alla partenza come al solito mi guardo un po’ intorno. Come tutti gli anni ci sono dei partecipanti che si schierano al via con uno zaino sulle spalle. Mi chiedo sempre cosa portino dentro lo zaino (provviste? sassi? kit di emergenza?) e soprattutto perché portino uno zaino in salita per 10 chilometri. Avranno da scontare qualche colpa.

Si parte!

Il primo chilometro e mezzo è salita ripida. Poi salita e basta. Il serpentone dei podisti si snoda lungo i sentieri della foresta e procede con costanza verso l’alto. Come sempre c’è un po’ di tutto, corridori stagionati e giovani virgulti, podisti dallo stile impeccabile anche in salita e partecipanti che ci si chiede come facciano ad arrivare, ma che comunque arrivano.

Intanto la fatica delle gambe misura con precisione la pendenza; nei tratti più ripidi si soffre, i muscoli si tendono e lavorano a tutta potenza per poi rallegrarsi quando la salita si fa più gentile.

I falsipiani sembrano gradevoli come pianure. Bisogna anche stare attenti a dove si mettono i piedi, il percorso è tutto terra, sassi e radici. Gli scorci primaverili del bosco ripagano però dello sforzo.

Si arriva all’unico tratto in discesa della corsa, un chilometro abbondante in cui si riallunga il passo e ci si butta giù a tutto gas.

Gran bella sensazione, gioia quasi infantile che però dura poco, finisce la ricreazione e inizia davvero la Feldberglauf.

Ci separano dal traguardo due chilometri e mezzo di pendenza da mufloni. Da qui in avanti alcuni partecipanti cominciano a camminare, almeno nei tratti più scoscesi.

Data la pendenza, la differenza di velocità fra correre e camminare è davvero poca. Io continuo a correre per punto di orgoglio, piano, ma corro.

Gli ultimi trecento metri sono una scarpata brutale e sassosa. Più che una corsa è una scalata, manca solo di tirarsi su con le braccia.

Tengo comunque duro fino alla fine, continuo a mettere un piede avanti all’altro e conquisto la vetta del Feldberg. Una meraviglia.

Peccato solo per la nebbia che copra la vista.

Anche questa è fatta.

Stefano Borgioli



L'Altimetria


Gara: Feldberglauf (23/04/2023)

SCHEDA GARA



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