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Una maratona dal fascino barocco
di Paolo Reali, 28/01/2015

Protagonista del resoconto d’immagini e’ oggi la citta’ piu’ a sud d’Italia: Ragusa entrata a far parte grazie ai suoi 18 siti dichiarati patrimonio mondiale dell’umanita’ nella lista dell’Unesco, vuoi per il fascino della sua architettura barocca che caratterizza la parte antica della città Ibla, vuoi per le spiagge e per altri e tanti motivi di interesse artistico.

La partenza stabilita in un orario inconsueto e’ caratterizzata dalla forte foschia che avvolge la città ancora addormentata. Si parte e nell’arco di uno due chilometri attraversando la parte alta si è subito nella splendida campagna ragusana attraversando viuzze delimitate dai classici muri a secco e piante di fichi d’india. Ci si imbatte in amene masserie dalle quali spuntano simpatici vecchietti e animali al pascolo ai quali fanno compagnia a volte teneri asini che ci osservano stupiti. Si attraversa Cilone con alcune scavi archelogici e alcune catacombe affioranti in una cava, Poi è la volta del villaggio dal nome carino “Tre Casuzze” col percorso sempre caratterizzato da “muretti a secco di Monachella, Cisternazzi, Fortugno.
Tali dolci viste per un po' ci fanno dimenticare la durezza del percorso determinata anche dal calore del sole che incombe. Si intravede finalmente arroccata sui monti iblei di Ragusa, ma di km ne mancano ancora tanti. Si attraversa uno dei tanti ‘’canyon ‘’ragusani’’ dopodiche’ inizia la parte forse peggiore ma interessante per altri versi, la Zona Industriale e la Zona Mineraria, con pozzi di petrolio, e due gallerie a ridosso dell’ANIC un mostruoso stabilimento dell’Eni di asfalti e bitumi.
Al 32° km il percorso diventa una lunga discesa, e al 38 km l’ingresso nel Centro Storico Superiore, ed il passaggio dal caratteristico “Ponte Vecchio”, la Piazza della Cattedrale di San Giovanni, e quindi tra stradine suggestive si scende a picco verso i tornanti di Corso Mazzini che ci fan precipitare verso Ibla, col sontuoso panorama. Passiamo accanto a numerosi monumenti dichiarati dal’Unesco, Patrimoni Mondiali dell’Umanità, come la chiesa di Santa Maria delle Scale, il Palazzo Cosentini, la Chiesa del Purgatorio, il Palazzo Sortino-Trono.
Fine della discesa.
Inizia l’ultimo chilometro con 300 metri di salita impegnativa della Via XI Febbraio, tra vecchie stradine strette, prima dell’ingresso finale nell’Isola pedonale di Piazza Duomo, dalla splendida e suggestiva arcata di Via S. Tommaso.
L’evento risulta molto partecipato e cosi’ anche la competizione riservata ai camminatori, con oltre 100 atleti ai nastri di partenza. È stato premiato il gruppo più numeroso, quello dell'associazione Amunì di Ragusa, con l'attribuzione della targa dedicata alla memoria di Daniela Di Natale, l'infermiera, appassionata di fitwalking, scomparsa nelle scorse settimane. In complessivo, 656 gli iscritti (120 donne e 536 uomini) alle varie iniziative che hanno fatto da contorno alla kermesse odierna senza considerare i circa cinquanta partecipanti che hanno preso parte alla Family run, la non competitiva che ha preso il via da piazza San Giovanni, con arrivo sempre nel quartiere barocco.

Sono state ben 113 le società rappresentate mentre erano sei le nazionalità presenti (oltre a quella italiana, anche tedesca, maltese statunitense, olandese ed albanese). Da segnalare anche la partecipazione, tra i camminatori, di un atleta ipovedente, Giovanni Vaccaro, regolarmente arrivato al traguardo grazie all'accompagnatore Massimo Dragone. Entrambi sono stati premiati dal sindaco Piccitto. A fine manifestazione, i partecipanti sono stati rifocillati con la degustazione di prodotti tipici offerta dalla Coldiretti.
"Va in archivio - affermano gli organizzatori Guglielmo Causarano, Elio Sortino e Sebastiano La Mesa - l'edizione più partecipata di sempre della Hybla Barocco Marathon".
Anche l'organizzazione della manifestazione non ha fatto registrare alcun tipo di sbavatura


cliccate sul video per vederlo direttamente su youtube



Gara: Straragusa (11/01/2015)

SCHEDA GARA



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