Dopo la fantastica giornata comparsa nella gara precedente, riscontriamo nuvole all’orizzonte e cielo plumbeo stamane a Lunghezza.

In compenso il sole splende nel cuore della nostra società, i cui componenti arrivano puntuali e numerosi all’appuntamento con la manifestazione.

Organizzazione logistica ben curata dal personale locale e il parcheggio, annoso problema per i corridori si rivela, in questa occasione, comodo e spazioso, grazie al verde che circonda la Tenuta del Cavaliere, località sede della partenza.

Ecco che, dopo un po' di minuti spesi a radunare i “podisti e solidali” in giro per il riscaldamento, si verificano in contemporanea due eventi, di cui è difficile dire quale sia il più importante: lo scatto della foto di gruppo da immortalare sul sito della Podistica e Solidarietà e lo sfrecciare in cielo delle Frecce Tricolori per la parata del due giugno. A voi l’ardua decisione.

Partenza della gara alle ore 9.30 in punto e da quel momento vado giù a rotta di collo per circa 150 metri lungo una strada che sfocierà poi in un sentiero sterrato ma per fortuna pianeggiante.

Il tragitto è di quelli super-campagnoli che si snoda verso un’area verde e lussureggiante attraverso cui l’ultimo atleta (inutile precisarlo: io), può melanconicamente osservare e rendersi conto di quanto siano distanti i battistrada.

Leggere gocce di pioggia hanno inumidito le nostre capocce ma la pioggia, quella vera, possiamo dire che non ci sia stata.

Circuito da percorrere a circa metà tragitto; i più disattenti l’hanno imboccato in senso contrario e si sono presi a facciate con i primi, ma questo è un particolare irrilevante.

Finale (logicamente) in salita, ad andatura crescente per chi scrive tanto crescente che (forse) riesco ad abbattere il mio personalissimo “muro” dei 6 a km!

Di questa ultima affermazione non ne sono tanto sicuro perché la lunghezza della gara non era precisa, ma cosa importa? In fin dei conti è stata una bella gara, organizzata benissimo da gente affabile e cordiale.

Il resto, si sa, è pura accademia.

Ciao a tutti. Attilio.