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..........corri insieme al cane.
di Attilio Di Donato, 29/10/2008

Dopo una veloce distribuzione di pacchi gara e una serie di simpatiche foto con le altrettanto simpatiche sorelle Cesarini eccomi ai blocchi di partenza per una 10 chilometri alla Garbatella.

Tra i vari partecipanti vedo una mia vecchia amica con il suo cane al guinzaglio, pronta anche lei a partecipare alla kermesse. L’animale è un mastino napoletano. La padrona mi riferisce che il cane è molto docile, ma ha un solo difetto: quando si arrabbia comincia ad abbaiare in dialetto. Io gli rispondo che anch’io, nelle stesse circostanze, faccio la stessa cosa e quindi non si deve preoccupare.

Al via dello starter succede una strana cosa: l’animale prende la direzione opposta di quella verso la quale i podisti si dirigono e la padrona è costretta ad inseguirlo per non lasciarselo scappare. Io parto invece tranquillamente nella giusta direzione per la mia brava corsa.

Sin dall’inizio mi assesto sui cinque e rotti a km, andatura che mantengo per circa metà gara. Attraversiamo con tranquillità lo storico quartiere di Roma e incontriamo sul nostro tragitto alcuni automobilisti arrabbiati più del cane napoletano della mia amica.

Il percorso è costituito da alcune salite e discese e consta di due giri. Il secondo giro lo percorro ad una velocità più elevata di quella del primo e cerco di dare tutto me stesso nell’ultimo km.

Do un’occhiata indietro per vedere a che punto sono i miei pochi inseguitori.

Da lontano rivedo, con grande meraviglia, il cane della mia amica che comincia a guadagnare metri su metri.

A quasi duecento metro dall’arrivo l’animale si propone con uno scatto da centometrista: la padrona è costretta a corrergli dietro ma arranca pericolosamente. Il guinzaglio (del tipo di quelli che si allungano), diventa lungo sei-sette metri. Alla fine tagliamo il traguardo nel seguente ordine: cane – io - padrona del cane.

Dopo 10 minuti di meritato riposo vado dalla mia amica per chiedere spiegazioni riguardo l’episodio della partenza e lei mi riferisce che praticamente era successo questo: poiché il via era stato dato con una scacciacani, l’animale si è impaurito ed ha cominciato ad allontanarsi a zampe levate gridando bau bau in napoletano.

Il cane è arrivato così fino a casa, sempre al guinzaglio della sua padrona. La stessa, per farlo tornare indietro, ha dovuto sparare un altro colpo con un’altra scacciacani che fortunatamente teneva in casa per mandare via i mastini milanesi che vagabondavano di solito nei paraggi.

Sono ripartiti così tutti e due nella direzione giusta e in breve hanno recuperato il tempo perso. Quando sono andato a guardare la classifica su internet però l’animale non era stato inserito. Ho telefonato alla mia amica che mi ha spiegato che il cane, nonostante godesse di ottima salute, era stato squalificato perché non aveva il certificato medico agonistico che, per quanto riguarda gli animali, deve essere obbligatoriamente rilasciato da un qualsiasi veterinario sportivo.

In giro ce ne sono pochi è vero, ma qualcuno si trova. Io sto studiando per diventarlo.

P.S.
La storia è frutto di pura fantasia. Qualsiasi riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale.


Gara: Corri alla Garbatella (26/10/2008)

SCHEDA GARA



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