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In Valnerina una delle più belle mezze maratone del centro Italia
di Romano Dessì, 22/05/2019

Cari amici solidali, dopo una non breve riflessione vi parlo di quella che è una delle più belle mezze maratone del centro Italia. La gara ha mantenuto il suo vecchio nome, Maratona delle Acque, ma sono vari anni che è una mezza maratona.
Il ritrovo come sempre al campo scuola di Terni con gli addetti alle iscrizioni sempre sorridenti pronti a soddisfare ogni richiesta dei protagonisti della gara. Come al solito si parte tutti dal campo scuola verso la piazza centrale di Terni dietro agli sbandieratori che allietavano il cammino dei podisti con musiche varie verso il luogo di partenza; debbo dire che questo rito l'ho visto parecchie volte, e tutte le volte mi sono emozionato.

Arrivati in piazza poco prima della partenza incontro il vecchio presidente della FIASP nazionale sia dell'Amatori Podistica Terni Giocondo Talamonti, con lui sono tornato indietro di 40 anni quando la gara era lunga 55 km. La partenza avveniva puntuale alle 9 e 30 e la lunga fila di podisti si avviava chi più chi meno velocemente verso la Val Nerina; conosco il percorso a memoria e lo farei bendato, in tutti i punti in cui passiamo un ricordo diverso dall'altro affollano la mia mente, immagini ancora non sbiadite affollavano i miei ricordi, come il passaggio davanti alle acciaierie, con gli addetti ai lavori che ci guardavano forse con un po' d'invidia. Passate le acciaierie si incontravano i non competitivi che partiti con un po' d'anticipo si stavano godendo il percorso.

La Val Nerina è una strada che va verso la Cascata delle Marmore ed è una salita continua fino all'entrata del parco della cascata. Il percorso ti porta a vedere luoghi che non immagini, dalla curva della morte dove il motociclista Libero Liberati perse la sua vita e il passaggio per Papigno dove Roberto Benigni ha girato i suoi film Pinocchio e La vita è bella.
All'entrata del Parco era posto il primo ristoro con la musica a palla che dava fastidio alle nostre povere orecchie, ma quello che si vede subito dopo perdona lo strazio passato, il fiume Nera ci passa vicino rombante, l'acqua è spumeggiante, sembra travolgere tutto e tutti, il suono è come quello di un tuono prolungato. Il mio pensiero va a quelli che non si sono goduti questa meraviglia, cioè ai primi che hanno voluto iscrivere il loro nome nell'albo dei vincitori della gara. Si passava lungo un sentiero pieno d'insidie e scalette di legno bagnate dalla pioggia artificiale del fiume Nera.

Passata quella meraviglia iniziava la salita verso Marmore, fatta di scalette non eguali l'una con l'altra, mentre salivo pensavo he era un peccato averla fatta diventare competitiva, perché questa è solo da gustare e centellinare metro dopo metro. Finite le scalette ci si immette nel mercato in cui si vende di tutto dalla foto di papa Francesco alla veduta della cascata, il parco sempre più bello e pulito, poi si entra nel paese di Marmore per poi entrare su una strada che costeggia un bosco, quando l'abbiamo passata le prime volte non era asfaltata ma era uno sterrato continuo che dal km 9 portava verso il km 12, pass questa strada poi incontri il secondo ristoro con accanto una fontana che ti invita a bere la sua acqua fresca a cui non sono mai riuscito a rinunciare, troppo buona e fresca. Poi ci si immette in una lunga discesa che porta verso Larviano, nel frattempo dietro di me si erano accodati i ciclisti del corsa; dopo Larviano una lunga discesa ci portava verso Terni, poi si passa dentro il geriatrico di Terni e li come non ricordare Alberto Nullo che ti aspettava sempre sorridente: erano gli ultimi km di una gara non gara, all'ingresso del campo scuola un lungo applauso mi accoglieva.
Sperando di non avere annoiato vi saluto, il vostro marciatore Romano


Gara: Maratona delle Acque (12/05/2019)

SCHEDA GARA



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