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Eravamo in tanti, uniti più che mai...........
di Giuseppe Coccia, 06/09/2004

Anche quest'anno è andata, anche quest'anno abbiamo provato tanta emozione e tanta gioia per aver organizzato e portato a buon fine la nostra gara, una gara alla quale abbiamo dedicato tanto tempo, tanta fatica e che ha coinvolto emotivamente oltre metà degli atleti del nostro gruppo, abbiamo bissato il successo dello scorso anno e ci siamo migliorati riuscendo a coinvolgere buona parte della popolazione di Tagliacozzo facendo correre i bambini delle scuole elementari e medie.

E’ stata una bella giornata di festa per lo sport, per il podismo in particolare, uno sport duro, faticoso, ma sano e formativo, praticato da persone che non sanno cosa vuol dire la parola fatica.

Come lo scorso anno partenza e arrivo dalla centralissima e bellissima Piazza Duca degli Abruzzi di Tagliacozzo per circa 240 atleti in rappresentanza di tantissime società, c'erano la Runners Luco dei Marsi, l’Atletica Avezzano, l’Opoa Trasacco, l’Atletica Luco, la Podistica Marsicana, i Podisti Aquilani, la Lagos, Smile & Go, molte le società provenienti dal Lazio come i Millepiedi di Ladispoli con il loro presidente Iannilli Franco, l’LBM Team Sport, gli Old Devils, i Runners Ciampino, l’Atletica Amatori di Velletri, il G.S. Meo Patacca, il G.S. Cat Sport, la Pizzeria il Podista, il World Marathon Club, lo Stato Maggiore dell’Esercito, i Sora Runners, il Roma Road Runners, l’UISP Monterotondo, la Podistica Preneste, il G.S. Bancari Romani, gli Amici del Parco dei Castelli Romani con il loro presidente Francavilla.

E poi c'era anche la Podistica Solidarietà che riusciva a schierare alla partenza ben 68 atleti contro i 50 dello scorso anno.

Alle 10,10, dopo aver temuto l'annullamento della gara per la mancanza dell'ambulanza, succede anche questo purtroppo, lo speaker Luciano Duchi ha dato il via e un lungo serpentone di atleti ha invaso le vie del centro storico fino al santuario della Madonna dell’Oriente, per tornare nuovamente all’arrivo che ha visto tagliare il traguardo,

primo tra gli uomini, un grande
Marcello Capotosti che ha migliorato di ben 3 minuti il record, seguito da
Lamiri Mohammed e
Giovanni Novelli,

tra le donne prima
Eva Vojgeszek seguita da
Rossella Di Dionisio e
Valentina Tancorre.

Grandissima prestazione di tutti i Podisti Solidali,
primo dei nostri Francesco De Luca seguito dall'ironman Fabrizio Terrinoni e dal lupo della marsica Danilo Santoponte,
per le donne prima al traguardo Alessandra Anselmi seguita da Eleonora Piroli e Similda Mosti.

Al termine della gara il solito rituale, ristoro, premiazioni, pranzo, baci, abbracci, qualche lacrima e un arrivederci al prossimo anno.

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Ma leggiamo cosa ci racconta Gianfranco Visicchio

…………..Non si può dire che non sia stata proprio una bella manifestazione, tutto o quasi tutto ha funzionato alla perfezione, il tempo bello, gli atleti tanti e di tutte le taglie, grandi e piccoli, pacchi gara sostanziosi, ristoro abbondante e chi più ne ha più ne metta.

Quest'anno anche i bambini con il loro fare chiassoso e con quelle magliette color arancione hanno portato quel pizzico in più di gioia, sotto lo sguardo attento di Stefania e Mena che si sono dimostrate eccezionali e disponibili, al punto tale che il prossimo anno non potremmo fare a meno della loro collaborazione, tanto ormai ci sono dentro anche loro, alla fine tutti ringraziano tutti, ovviamente tutto questo comporta una grande organizzazione, tante persone che si sono date da fare, senza chiedersi per chi o per che cosa, era la nostra gara e quindi bisognava collaborare, ma tra i tanti, c'è chi si sente più coinvolto e quindi soffre di più, perché più sensibile, perché chi ci ospita è il suo paese, perché è una persona che se prende un impegno deve portarlo avanti nel migliore dei modi, perché crede fermamente in quello che fa, penso che per molti che lo conoscono e facile capire chi sia, e per chi lo conosce un pò meno non è difficile tirare fuori il suo ritratto.

Smilzo con il suo codino biondo che sembra essere il simbolo dei suoi ideali e quelle striature argentate nei capelli che sono il segno della sua grande maturità, la barba che cela la sua espressione dubbiosa ma mai austera, quel suo modo di gesticolare che sembra voglia racchiudere in precisi confini quello che dice senza distaccarsi troppa dalla realtà, ormai penso sia chiaro a tutti di chi si sta parlando, Massimiliano che quest'anno si è caricato di questo fardello e non con poche difficoltà, portandolo fino sotto lo striscione di partenza.

Ma lui avrà pensato quell'attimo prima del via che tutto quello è stato possibile anche e soprattutto grazie al suo grande impegno, spero che ognuno di noi possa manifestargli la propria gratitudine con una stretta di mano o una semplice pacca sulla spalla per dimostrargli si che apprezziamo sempre le sue gesta atletiche ma questa volta anche per tutto il resto.

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Ci scrive anche Marziale Feudale

Tagliacozzo di quest’anno per quanto mi riguarda, rappresenta quello che uno non dovrebbe mai fare sapendo appunto ciò che non si deve fare nelle gare.

Ovviamente non c’è nulla da aggiungere sull’organizzazione e sull’eccezionalità delle persone che hanno più di tutti contribuito all’evento.

E’ già stato scritto molto e io non posso che confermare i complimenti a Gianfranco con la battuta sempre pronta, a Massimiliano che un attimo prima della partenza si preoccupava di capire se era tutto a posto, a Pino con il suo incitamento e parole per tutti, a tutti gli altri che qui sarebbe lungo elencare, per quel piccolo contributo che ha fatto grande la giornata.

Ma torniamo alla cronaca dal mio punto di vista. Come ho detto, faccio ciò che non si deve mai fare nelle gare di fondo: parto velocemente. Mi lascio trascinare dai più forti e mi sembra di farcela.

Al primo passaggio sotto il traguardo sento lo speaker che dice: “ecco la parte nobile del gruppo. Sono i più veloci e ovviamente tutti alti, magri, slanciati. Li per li mi sento euforico ma poi penso: “sicuramente non mi ha visto o non si riferisce a me”.

Ecco che attraversiamo il centro di Tagliacozzo. Dopo la bellissima piazza, il percorso si snoda tra vasi di piante, vicoli stretti, curve a gomito (che sono pericolose anche per i podisti) e così via fino alla famigerata salita della Madonna dell’oriente. Costante e lunghissima mi sfianca.

Mi rendo conto di aver bruciato troppo all’inizio e ne sto pagando le conseguenze. Rallento ma il recupero è duro e in cima alla salita quasi mi fermo e la stanchezza è tanta che ho quasi l’impressione di vederla la Madonna dell’Oriente alla quale chiedo di farmi arrivare al traguardo. I cattolici osservanti non se la prendano a male. E’ solo un modo scherzoso per dire che mi faccio forza per la seconda metà del percorso. Finalmente la discesa e poi il lungo rettilineo prima di arrivare di nuovo al centro del paese, la fontana e poi giù fino al traguardo.

All’arrivo la solita festa, la premiazione, i ringraziamenti e via. Diamo una mano a smantellare e poi a pranzo: questo è quello che apprezzo di più in questi eventi. Quando si riesce ad organizzarli è fantastico. Il pranzo è ottimo e si ha modo di parlare e socializzare. Un gruppo di noi rimane fino alla fine per un ultimo caffè e una risata insieme.

Ormai sono le cinque quando prendo la strada di casa. Mi aspetta una serata lunga. In paese c’è la festa e fino a mezzanotte non si dormirà ma va bene così … va alla grande. Il sonno arriverà e sarà lungo e riposante.
Ciao a tutti e alla prossima gara…


Gara: Corsa della Solidarietà di Tagliacozzo (05/09/2004)

SCHEDA GARA