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Dominare la maratona per domare te stesso ...
di Alfredo Donatucci, 21/04/2016

Dopo aver tagliato il traguardo della Roma-Ostia, con l'adrenalina ancora alle stelle, seppur non adeguatamente preparato, ho deciso di correre anche la Maratona di Roma. Sapendo che già ne avevo corse otto delle precedenti edizioni, di cui sette consecutive dal 2005 al 2011, qualcuno mi ha chiesto di spiegargli il senso di tale scelta. La domanda, più volte ripetuta con un po' di insistenza, era soltanto una: "che senso ha correre tutti quei km quando già sai cosa ti aspetta e non c'è più niente di nuovo da scoprire?"

In un primo momento ho pensato che forse l’interlocutore avesse ragione, che non valeva la pena sostenere uno sforzo prolungato tra l'altro senza alcun obiettivo particolare se non quello di arrivare tranquillamente al traguardo. Poi mi sono soffermato a riflettere proprio sulla parola "tranquillamente", ripetendola tra me più volte: "tranquilla-mente/mente-tranquilla". A quel punto, non è stato difficile fornire la seguente risposta [per me giusta] a chi aveva posto insistentemente la domanda: "ha senso correre di nuovo la Maratona di Roma perché in nessuna di quelle precedenti avevo gli attuali 48 anni e 8 mesi suonati, quindi c'è tutto da scoprire e soprattutto la curiosità di verificare la reazione della mente durante i km più critici [dal 30° in poi], a maggior ragione se affrontati senza una buona preparazione".

E così in effetti è stato perché forse la “classifica” più bella in assoluto è quella segreta che stiliamo dentro di noi, l’unica che permette di comprendere davvero se c'è stata una piccola evoluzione sul percorso della vita, da scoprire [ri]per-correndo le strade di Roma in modo da percepire oggi quel pizzico di maturità in più rispetto a ieri, come pure constatare la rinvigorita freddezza difronte a tanta fatica e sudore ... Se poi, alla fine, gli ultimi 195 metri di gara si "aggrediscono" come se non fossero mai esistiti i 42 km che li avevano preceduti, allora sei certo di aver superato l'esame e puoi lasciare la scena con la piacevole sensazione di aver dominato la maratona e domato ancora un po’ te stesso ...


Gara: Maratona di Roma (TOP) (10/04/2016)

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