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Ciampino: ultimo test per la maratona
di Alessandro Todde, 05/04/2016

I presagi di una primavera dirompente li avevamo già avuti giovedì, quando con Paolo avevamo effettuato l'ultimo lavoro per la Maratona di Roma sotto un sole cocente e con una temperatura che non lasciava scampo e ci costringeva ad usufruire dei "Nasoni" ogni 30 minuti.
Questa mattina, durante il viaggio di avvicinamento con Ombretta, il cielo velato e la temperatura fresca ci aveva un po' illuso, regalandoci un clima di respiro e di spensieratezza.
Dopo aver parcheggiato in modo strategico l'autovettura, con Ombretta ci dirigiamo verso la zona gazebo, per strada incontriamo il grande Giuseppe Dell'Olio, un saluto e si va tutti assieme verso la gara.
Ma dopo aver effettuato la foto di rito (grazie a tutti i fotografi improvvisati, che hanno accolto il nostro "ooooooooooooo" esploso per sollecitare il nostro fotografo ufficiale Maurizio Ragozzino intento a dare indicazioni al telefono) i primi raggi di sole hanno fatto subito chiarezza e hanno scaldato con forza dirompente l'aria fresca di Ciampino.

Oggi …
non c'è bisogno di fare una gara tiratissima;
non c'è bisogno di forzare il ritmo;
non c'è bisogno di capire quale sia il nostro limite.

Oggi ...
dobbiamo cercare di fare una gara tattica e di controllo;
dobbiamo preservare le gambe per la maratona;
dobbiamo cercare di trasformare tutto il lavoro fatto.

Oggi ...
soprattutto io devo cercare di farmi venire la voglia di correre, perché come già successo per Firenze, un lungo di periodo di preparazione ti porta ad arrivare mentalmente stressato all'appuntamento, quindi assieme a Paolo cerchiamo di mantenere alta la concentrazione e la lucidità.


Questa volta un lungo riscaldamento, che ci ha permesso di scoprire luoghi mai visti e passaggi suggestivi sulla ferrovia, poi ritornando sul viale principale ci immergiamo nella marea di runners che invadono tutta la sede stradale e ci dirigiamo spediti verso il gonfiabile per andarci ad infilare nel carnaio delle gabbie in attesa dello start.
Entrati in griglia TOP, portiamo a termine il riscaldamento con piccole progressioni e scatti e scacciamo la tensione parlando con alcuni dei nostri fuoriclasse: Mauro D'Errigo, Paola Patta, Annalaura Bravetti, con cui condividiamo gli stretti spazi fra i concorrenti e ci scambiamo gli imbocca al lupo.
Un'attesa che sembra interminabile, l'onda degli altri concorrenti che ci avvolge e ci stringe con calore ed intensità, poi finalmente 3,2,1 e via!
Primi chilometri molto difficili da interpretare, pieni di cambi di ritmo e di direzione, tanta fatica a prendere il ritmo e i continui cambi di altimetria non favoriscono una corsa fluida ed armonica, vedo sfilare davanti a noi Alberto Lauri, Federico Giorgi, Carlo Di Basilico, Fabrizio Galimberti e Gianluca Alba, ma viste le sensazioni non troppo positive li lascio sfilare senza tentare di andargli appresso.

Oggi tanta sofferenza per me e Paolo, il caldo inizia a farsi sentire e il primo ristoro sembra non arrivare mai, tanti pensieri negativi che circolano nella mente (come se qualcosa non funzionasse a dovere) fortunatamente arriva il momento! Ci immettiamo nel "Viale del Ristoro", fallisco l'aggancio con il bicchiere del primo tavolino, ma il secondo tentativo va a buon fine, mi bagno le labbra e poi il resto in testa che trasmette una bella sensazione di sollievo.
Ancora un chilometro di sofferenza, mi trovo dietro rispetto a Paolo e questo oramai è un chiaro segnale per me che sto facendo tanta difficoltà, poi quasi per magia il terreno inizia ad aiutarci con lunghe discese che fanno respirare e regalano più serenità.
Dietro a noi sentiamo una voce familiare, "Eccoli Paolo ed Alessandro" mi giro e vedo un rampante Claudio Fusco che ci raggiunge e mostra una freschezza confortante, con lui condividiamo tutto il sesto km, rallegrati dalle sue battute.
Nonostante la presenza del nostro Claudio, ci troviamo in una situazione in cui il dubbio e la fatica pervadono mente e corpo è difficile capire cosa non vada e trovare la soluzione istantanea.

Invece...
quando cerchi di tenere duro e sopportare la fatica;
quando il caldo inizia a sembrare una componente decisiva;
quando le gambe sembrano di legno;
quando inizi a farti i calcoli per la mesta proiezione finale;
quando inizia a pensare a chi ti potrebbe superare ...
Ecco che arriva la magia!


Dopo aver tagliato il traguardo e mentre ci stiamo dirigendo verso il rettilineo opposto a quello di arrivo, succede qualcosa di strano e magico.
La fatica inizia a mettersi da parte e lasciare spazio alle gambe, senza rendermene troppo conto iniziamo una progressione che ci porta poco dopo l'ottavo km ad arrivare alle spalle di Alberto che sembra essere in crisi, appena lo affianco gli urlo con decisione: "daje Alberto! forza non mollare seguimi!"
La traversa finisce e ci immette sul lunghissimo rettilineo finale, sento Paolo che mi sta attaccato, non so invece se Alberto riesce a seguirci, ma continuo a darci dentro, adesso le gambe girano e la fatica sembra una sensazione latente, sempre presente ma che non rovina l'efficienza della falcata.
Siamo al nono chilometro e in poco tempo riagganciamo anche Fabrizio Galimberti, incito anche lui a seguirci e proseguo la progressione.
Oramai manca poco, già intravedo in lontananza il gonfiabile sopra il ponte, adesso è il momento di resistere al picco di fatica e stringere forte i denti.
Superato l'ultimo strappetto, ci immettiamo sul rettilineo finale e concludiamo questa ennesima fatica con un bel 39' basso e un pizzico di ottimismo in più per la nostra attuale condizione.

Finita la gara, ci dirigiamo a prendere il pacco gara (che poi cederò alla nostra onnipresente Alfonsina), torniamo al gazebo e ci cambiamo sotto ad un sole quasi estivo.
Dopo aver aiutato i nostri Task Force Men a smontare i gazebo, ci dirigiamo con Ombretta, Domenico, Cristina e Valter al Lago Albano dove ci godiamo una seconda parte di giornata all'insegna della tranquillità e della compagnia.




Alessandro e Paolo

Alessandro e Paolo

Gara: Vola Ciampino (TOP) (03/04/2016)

SCHEDA GARA



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