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La Corsa della Memoria
di Germana Bartolucci, 19/01/2013

La medaglia che gli organizzatori hanno voluto consegnare all'arrivo a tutte le donne

La medaglia che gli organizzatori hanno voluto consegnare all'arrivo a tutte le donne

Oggi 19 gennaio 2014 si è corsa la 15esima edizione della Corsa di Miguel.
Una corsa che ha un sapore diverso dalle altre. È un giorno di celebrazione, di commemorazione, ma soprattutto di memoria, per tutti i 30.000 desaparecidos, come Miguel, vittime della dittatura repressiva argentina.

"C’è tutto questo dentro la “Corsa di Miguel”, la gara su strada che ormai da quindici anni unisce sport e cultura, diritti e storie, Italia e Argentina, per ricordare un passato ancora invisibile e dimenticato".

Ma è anche un giorno in cui si partecipa per "urlare" contro ogni forma di discriminazione razziale.

"La Strantirazzismo è la non competitiva de La Corsa di Miguel 2014. Quattro chilometri contro ogni discriminazione, una festa di colori e sport, ricordando la sfortunata atleta somala Samia Yusuf Omar, a cui era dedicata l’edizione 2013, ma anche nel nome di tanti sportivi che negli anni sono diventati sinonimo di lotta al razzismo, da Mohammad Ali a Carlos e Smith."
E quest'anno il percorso è stato rinnovato con arrivo all’interno dello Stadio dei Marmi, per dedicare la gara anche alla memoria di Pietro Mennea, scomparso lo scorso 21 marzo e a cui l’impianto del Foro Italico è intitolato

Vorrei ricordare brevemente quel tragico capitolo di storia, che spezzò vite, sogni ... famiglie intere. Per non dimenticare!

"La guerra sporca (in spagnolo: Guerra Sucia) fu un programma di repressione violenta attuato in Argentina con lo scopo di eliminare qualunque forma di protesta e di dissidenza nel paese, organizzato e condotto, nel periodo intercorrente tra il 1976 ed il 1983 (Processo di riorganizzazione nazionale), dalla Giunta militare argentina, capeggiata da Jorge Rafael Videla e dai suoi successori Roberto Eduardo Viola, Leopoldo Galtieri e Reynaldo Bignone.

Essa fu caratterizzata dalla massiccia violazione dei diritti umani e civili nei confronti della popolazione con l'utilizzo di metodi quali la privazione della libertà senza procedimenti giudiziari, la tortura, gli omicidi e le sparizioni; durante questo periodo, oltre alle migliaia di persone incarcerate, vi furono circa 2.300 omicidi politici e circa 30.000 persone scomparvero (desaparecidos), delle quali circa 9.000 accertate dalla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas."

Miguel Benancio Sanchez, poeta e maratoneta, era un ragazzo argentino, innamorato dell'atletica e della vita. Era imbianchìno ed impiegato di banca, lavorava di giorno e studiava la sera, il suo sogno era diventare insegnante di educazione fisica.
Era la notte tra l'otto ed il nove gennaio 1978. Quella notte Elivra, la sorella che Miguel era solito chiamare «Mamita», non era in casa. C' erano mamma Cecilia ed un' altra delle sorelle, Clara. Miguel, allora venticinquenne , era felice perché era appena tornato dalla Corrida di San Silvestro di San Paolo (Brasile).
Alle 3 del mattino otto uomini armati fecero irruzione in casa. Trovarono una bandiera con i colori dell' Argentina e chiesero perché la tenesse. E lui rispose candidamente «perché la porto sempre con me».
Non finì di parlare che lo portarono via bendato, dalla sua casa, nel sud di Buenos Aires. Clara supplicò lo squadrone della morte di permettergli di salutare la madre. «Non serve: tanto torna», le risposero.
Miguel Sanchez, come tanti altri di una generazione che il regime decise di cancellare, non ha mai fatto ritorno.

Nel 2000 un gruppo di giornalisti, appassionati d' atletica ed amanti dell' Argentina decise di organizzare la prima «Corsa di Miguel» nella capitale, in memoria di Miguel e dei 30.000 desaparecidos. Oggi è uno degli appuntamenti più attesi del podismo romano ed ha tirato la volata alla «Carrera de Miguel», che si corre nello stesso periodo nel cuore di Buenos Aires.

Miguel, come moltissimi altri desaparecido, oggi è divenuto un simbolo. Forse i loro assassini pensavano di ridurre al silenzio con l'omicidio, tutte quelle vite.
Ma la sua storia e i suoi sogni oggi, sono nel cuore e nelle gambe dei 7000 presenti, accorsi per non dimenticare quello che è accaduto Perché “la storia possa essere scritta con le parole giuste”.

Ma quello che non può essere cancellato, che neanche la morte può mettere a tacere, credo sia racchiuso tra le parole della poesia di Miguel.
È nel cuore, nelle gambe, nel sudore di chi come lui ama la corsa, e di chi come lui ama la Vita ed anela alla Pace...

Per Voi Atleti

Per voi atleti
per voi che sapete di freddo, di calore,
di trionfi e sconfitte
per voi che avete il corpo sano
l'anima ampia e il cuore grande.
Per voi che avete molti amici
molte aspirazioni
l’allegria matura e il sorriso dei bambini.
Per voi che non sapete di gelo ne di sole
di pioggia ne rancore.
Per voi, atleti
che percorrete i villaggi e le città
unendo Stati con il vostro camminare
Per voi, atleti
che disprezzate la guerra e anelate la pace.


di Miguel Sanchez

Oggi la Podistica Solidarietà giunge al primo posto per numero di atleti iscritti all'evento.
Perché noi in silenzio non ci stiamo!
Complimenti Orange!



Gara: La Corsa di Miguel (19/01/2014)

SCHEDA GARA



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