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S.P.Q.P. Sono Pazzi Questi Podisti.
di Enzo Caporro, 07/05/2009

Lady Donatella Almonti - 2^ di Categoria

Lady Donatella Almonti - 2^ di Categoria

14° Giro podistico “Costa degli Etruschi”
Dopo averci pensato vari anni, io e mia moglie Donatella (Almonti) ci siamo decisi a partecipare a una manifestazione podistica a tappe, optando per la “Costa degli Etruschi, sia la bellezza dei posti sia per la promessa di “nuovi suggestivi percorsi”.

Mando una mail al Presidente per informarlo che anche sulle coste della Toscana ci saranno due “Orange” a rappresentare la Podistica Solidarietà.
Arrivati nel bellissimo complesso turistico “Riva degli Etruschi”, dove saremo ospitati e dove farà capo tutta l’organizzazione, scopriamo che anche la graziosa compagna di squadra Carola Norcia partecipa alla competizione e così gli “Orange” diventano quasi tre.

Ma veniamo alle tre tappe.

Prima tappa: Baratti – Populonia di km. 6,850.
A Populonia ci siamo andati in auto, appena arrivati e, in un paio di curve, ho dovuto inserire la seconda; l’idea di farla a piedi non mi rallegra molto, ma mi consolo pensando che in fondo basterà andare un po’ più piano (più di come vado?). Illuso!! La gara parte da Baratti accanto alla spiaggia del bel golfo, poi si va verso la campagna con un lungo giro, quindi si entra in boschetto su un sentiero che diventa via via più ripido, sempre più ripido, finché il sentiero stesso si arrende e cede il posto a una lunga serie di gradoni adatti a giganti.
Rantolando (io) si arriva a un cancello girevole - stile hotel -, si sale ancora un po’ , quindi qualche saliscendi e mi rendo conto che siamo sul colle di fronte a Populonia. Comincia una bella discesa che, ovviamente non finisce all’arrivo, ma un chilometro e mezzo più in basso. Cerco di convincere le gambe a correre e quasi ci riesco ma, all’ultima svolta, una rampetta maligna di 50 metri mi dà il colpo di grazia.
Passo in qualche modo il traguardo posto dentro il borghetto e mi affretto al ristoro, dove mi riempio di crostata la bocca per evitare che dalla stessa escano commenti che potrebbero portarmi a una denuncia per turpiloquio. Donatella e Carola, già arrivate, sembrano appena tornate da una passeggiatina.

Seconda tappa: Campiglia marittima: km. 8,580.
Ingannato dal “marittima”, scopro troppo tardi che il grazioso paese si trova su un’amena collina, con alle spalle altre vezzose montagnole. Si parte dal piazzale situato nella parte bassa del paese per fare una sorta di circonvallazione. L’inizio è ovviamente in leggera salita, poi, dopo circa un chilometro, una rampa velenosa; si riscende fin sotto, ovviamente, al luogo di partenza, altra salita e si ricomincia lo stesso giro, ma, prima della rampa al veleno, giriamo su una bella strada bianca, con una pendenza umana, questa volta, anche se in pieno sole.
Vado al mio solito passetto e, dopo forse un paio di km., avvisto il posto di ristoro posto proprio prima di una brusca svolta. Il tempo di cercare di bere un sorso d’acqua, mi volto per vedere il nuovo sentiero e quasi ci sbatto la faccia contro: è verticale!
Sento la mia passione per la corsa dileguarsi istantaneamente. Mentre ansimo per superare il muro, uno schizzo di ossigeno raggiunge il mio cervello e finalmente capisco perché Curzio Malaparte, che li conosceva bene, ha scritto “Maledetti toscani.”.
Come Dio vuole anche lo strazio finisce, arrivano graziose ondulazioni e anche questa volta mi rendo conto che siamo più in alto dell’arrivo. Finalmente mi aspetto una bella planata verso il paese. La planata consiste in una discesa sempre più ripida, da massacrare le gambe, che, ovviamente non finisce all’arrivo, ma un chilometro e mezzo più in basso.
Convinco, barando, le mie gambe che quello è solo un piccolo tratto e mi trascino fino al paese dove, e poteva mancare?., alla fine della salita sempre più impegnativa, c’è ad attendermi la solita rampetta velenosa messa lì per darmi il colpo di grazia.
Per essere onesti devo dire, però, che gli ultimi 18 metri e 47 centimetri sono pianeggianti. Per salvarmi da incriminazioni anche più gravi di quelle di ieri, mi riempio rapidamente la bocca di crostata. Donatella e Carola sembrano due rose appena un po’ bagnate di rugiada. Capisco che l’espressione “sesso forte” riferita a noi uomini è decisamente una presa in giro.

Terza tappa: Riva degli Etruschi di km.7,800.
Finalmente una tappa che senza possibilità di equivoci è tutta in pianura. Si parte in riva al mare nella pineta-lecceta del complesso che ci ospita, un bel giro all’interno, poi fuori sulla pista ciclabile per un paio di km. tutti piatti come un biliardo. Si rientra nella pineta su piacevoli sentieri sterrati fino a tornare alla spiaggia , correndo sul marciapiede che la costeggia per tutta la lunghezza del complesso.
Ecco che si avvicina l’arco dell’arrivo, penso che ormai c’è da fare solo un saltello sulla sabbia per passarci sotto e invece, quei simpaticoni dei tracciatori si sono inventati una salitina anche qui, dove sembrava impossibile. Brusca svolta a destra , alcuni gradini, un mini tratto in salita e poi, giù al traguardo.
Questa volta me la prendo comoda con la crostata perché i miei pensieri non sono troppo pericolosi. Donatella e Carola, ovviamente già arrivate, sembrano appena scese dal pullman di una gita scolastica.

Considerazioni finali.
A tracciare i percorsi è stata chiamata una specialista di corsa in montagna (ma che ci stava a fare al mare?) e ovviamente non poteva che finire così.
I posti sono bellissimi, l’organizzazione semplice ma curata ed efficiente (anche se i percorsi cambiavano un po’ da un annuncio all’altro).
Il complesso “Riva degli Etruschi” è veramente bello.
La presenza costante del professor Massini sempre interessante, particolarmente durante l’incontro serale durante il quale non ha mancato di sottolineare che si corre per stare bene, non per distruggersi.
Le premiazioni: al di là dei premi, volete mettere la soddisfazione di essere premiate – ovviamente Donatella e Carola - nientemeno che dal grande Alessandro Lambruschini e da Ruggero Pertile, secondo dietro al keniano Berus alla maratona di Torino e primo italiano a scendere sotto le 2 ore e 10 minuti, tre anni dopo il record di Baldini?

Post scriptum.
La cosa curiosa è che, dopo aver tanto maledetto la mia dabbenaggine per essermi cacciato in un tormento simile, stiamo già pensando che il prossimo anno potremmo tornare,….. perché alla fine la gara è bella,….. magari avendo fatto un po’ di preparazione in più per le salite…..ecc…. ecc….

S.P.Q.P. Sono Pazzi Questi Podisti.



Carola Norcia - 3^ di Categoria


Lord Enzo Caporro a Rieti

Lord Enzo Caporro a Rieti

Gara: Giro Podistico Costa degli Etruschi (01/05/2009)

SCHEDA GARA



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