home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

archivio Gare Fittizie


calendario Gare Fittizie


notizie gare podistiche


archivio gare podistiche


calendario gare su strada


calendario gare atletica leggera


calendario gare in regione


calendario gare all'estero


11 consigli per la maratona


archivio notizie

Il tempo è denaro....
di Attilio Di Donato, 25/05/2009

Tutti o quasi gli Orange a Nettuno

Tutti o quasi gli Orange a Nettuno

Domenica avevo posizionato la sveglia alle 4.30 ma mi sono svegliato (si fa per dire) alle 3.30.
Ho utilizzato l’ora che avevo a disposizione per pensare a questo resoconto, così ho guadagnato un po’ di tempo. Il tempo è denaro, lo sappiamo tutti.

Di quest’ultima affermazione non sono poi più cosi convinto da quando ho incontrato un mio amico disoccupato che mi ha detto che se fosse realmente così, lui sarebbe ricco sfondato.

Comunque sia sono partito da Bassano e sono arrivato alle ormai famose Terme di Caracalla dove mi aspettavano Giulia Moccheggiani, Pino Coccia e Maurizio Ragozzino, pronti per andare a Nettuno.

Dentro lo stadio si stava svolgendo la 24 x 1 ora, ma di questo parlerò più tardi (verso le sette).

Ho parcheggiato la macchina e son salito nella macchina di Maurizio, lasciando Giulia a “sciropparsi” il presidente per tutto il viaggio d’andata.

Avevo già in programma, per il ritorno, di farmi accompagnare alla stazione, ma qualcuno mi aveva detto che c’era lo sciopero dei binari.

Faceva un caldo tremendo e appena arrivati sono dovuto andare di corsa a bere. Questa non è una grande notizia, ma intanto altre due righe di questo resoconto le ho riempite….
Ma veniamo al dunque.

Dopo aver fatto i complimenti a Pino per le sue 23 maratone corse ( l’ultima delle quali corsa nel 1937), mi posiziono, bandiera al vento, in un angolo del campo sportivo di Nettuno e subito dopo arrivano i primi podistici solidaristici.
Consegno pettorali e pacco gara, che consiste in una borsa per andare a messa la domenica.

Dopo un riscaldamento infuocato partiamo. Non sto a raccontare il percorso, so solo che dopo 52 minuti mi ritrovo sotto lo striscione dell’arrivo. Sono andato veramente forte, a 5 a km!

Come previsto, dopo andiamo al ristorante a mangiare pesce.
Io il pesce non lo conosco molto bene, (a casa mia si mangia solo anguilla e capitone) e così ho ordinato a casaccio. Era tutto molto buono e ho mangiato anche tanto. In verità ho bevuto anche tanto, ma lo facevo per dimenticare i guai… poi mi dimenticavo di aver bevuto e continuavo a bere…

Quando ci siamo alzati per andare via era perché avevamo finito di mangiare, altrimenti saremmo rimasti lì ancora un poco.

Al ritorno, causa sciopero dei binari (l’ho già detto? E va be lo ripeto…) son dovuto ritornare a Roma con la macchina di Pino Coccia, che si e messo a raccontare delle sue 23 (anzi 22 maratone corse). Mi ha detto che l’ultima l’ha corsa fianco a fianco di Giorgio Calcaterra ma quando lui gli ha chiesto dove avesse comprato quella bicicletta che aveva si è vergognato e si è ritirato.

Siamo tornati alle Terme di Caracalla dove stavano correndo tutti in pista a 24 all’ora, oppure dovevano fare 24 giri in un’ora…. non ho capito bene che gara fosse, nonostante vicino agli spogliatoi delle donne ci fosse un cartello pieno di numeri… Pino ha detto che erano 24 atleti e stavano correndo tutti per collaudare la resistenza della nuova pista. Se dopo 24 ore la pista non avrebbe ceduto voleva dire che poteva essere considerata omologata, altrimenti l’avrebbero dovuto cambiare. Mi sembra strano che sia così, ma ci voglio credere.

Alla fine abbiano smontato il gazebo, abbiamo caricato l’altro materiale in macchina e sono tornato in sede, dove ho riaperto la sdraio che era alle Terme e mi sono appisolato. Mi sono svegliato alle sette di mattina, l’ora esatta per passare dal bar di fianco e ordinare un cappuccino e un cornetto.

Avevo una faccia un po' sconvolta e al barista ho dovuto raccontare che ho dovuto guidare tutta la notte. Motivo? dovevo portare in tempo i pettorali in sede perché il giorno dopo sarebbero venuti a ritirarli gli atleti per partecipare alla: 7 x 24 x 12 :2 -5, una gara riservata ai cervelloni e che si sarebbe tenuta alle Terme di Caracalla l’indomani mattina. Io non sono stato autorizzato a partecipare. Peccato. Ci manderò Pino.

Ciao a tutti. Attiliuccio.


Marco Accardo (foto di Patrizia De Castro)

Marco Accardo (foto di Patrizia De Castro)

Gara: Trofeo Città di Nettuno (24/05/2009)

SCHEDA GARA



File Attachment Icon
accardonettuno.jpg
File Attachment Icon
grupponettuno.jpg