Certo che a Villa Adriana fra terme, cascate e cascatelle, di acqua ne vedono a iosa.

Ci mancava pure l’alluvione dei giorni scorsi. Domenica però, alla nostra maratonina l’ acqua che si è vista in giro era solo quella delle bottigliette.

Infatti c’era un sole che spaccava sia le antiche pietre della villa che la testa (che non è di pietra) del sottoscritto, che si presentava arzillo alla manifestazione odierna.

Partenza alla grande la mia, tanto che dopo poco tempo vedo sopraggiungere i primi ragazzini della non competitiva.

A quel punto ero quasi tentato di svoltare a destra e intrufolarmi fra i partecipanti della tre km, quando il mio inesauribile spirito competitivo si e’ ribellato e ha detto “no”.

Ed allora ho allungato per la 10 km, una distanza che ultimamente fatico a percorrere tutta d’un fiato.

Il sole picchiava forte sulla capoccia e le salitelle si facevano sentire, ma per fortuna verso il sesto km. ho visto il ristoratore che offriva acqua e bollicine.

Il tempo di una bevuta e poi giù a capofitto per la discesa, alla fantastica andatura di 5,30 a km. Per fortuna la strada sterrata lasciava il posto all’asfalto perché a quella velocità stavo rischiando grosso, tanto grosso che probabilmente a quest’ora non sarei neanche qui a scrivere questo resoconto.

Dopo un allungo prodigioso nel finale ho chiuso la mia gara col tempo di 1(ora!)04.37.

Ho aspettato le premiazioni, ma come spesso capita, per me non c’era niente.

Ho salutato il mio amico e presidente Pino Coccia, (che se le inventa tutte pur di non correre) e sono tornato a casa contento di aver trascorso una bella domenica mattina.

Grazie alla Podistica e Solidarietà.

Ciao. Attilio.