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L'importante è esserci e partecipare
di Fabio Mostarda, 16/11/2007

Fabrio Mostarda alla Mezza dei Castelli Romani a Nemi (foto di Giuseppe Coccia)

Fabrio Mostarda alla Mezza dei Castelli Romani a Nemi (foto di Giuseppe Coccia)

"Il 4 novembre ho partecipato alla mia prima maratona di New York e alla mia seconda maratona in assoluto.

Volevo innanzi tutto ringraziare la Podistica Solidarietà, senza la quale, la mia pigrizia e gli impegni di ogni giorno avrebbero probabilmente preso (come al solito) il sopravvento e mi avrebbero impedito di vivere una bellissima esperienza e una grandissima emozione.

Non essendo un maratoneta esperto non mi azzardo in commenti tecnici. Ho avuto però la senzazione che quella di New York sia nello stesso tempo una maratona molto difficile e molto facile.

Difficile perché il percorso è senz'altro impegnativo (molto più di quello di Roma) perché pieno di continui sali scendi, dei quali alle volte non ti accorgi nemmeno, ma che alla fine ti ritrovi tutti nelle gambe.

Difficile anche perché, molto più che a Roma (mi è parso) ci sono parecchi podisti un pò "improvvisati" (ma lo spirito lì è veramente "esserci e partecipare!"), e quindi è alle volte davvero difficile fare lo slalom tra gente che cammina in mezzo alla strada o
che ti si ferma all'improvviso davanti in preda ai crampi o altro (anche dopo distanze relativamente brevi).

Nello stesso tempo facile perché alla fine della gara mi sono reso conto che, a ben vedere, è una sorta di "mezza maratona".

Ed infatti i primi ventuno chilometri li fai sulle tue gambe, ma i secondi ventuno, volente o nolente, li fai comunque, quasi trascinato dalla musica suonata da mille band di tutti i generi sparse lungo il percorso, dall'immagine degli immensi grattacieli che ti si aprono davanti, e soprattutto da una folla immensa di pubblico che ti accompagna dal primo all'ultimo metro, e che ad un certo punto (per l'euforia da cui sei preso o forse per l'ossigeno che comincia a scarseggiare nel cervello) sembra sempre che gridi anche il tuo nome (anche se sai benissimo che nessuno ti conosce).

Vero New York, nonostante il suo fascino e la sua bellezza, non può equagliare
gli scorci di arte e di storia che ti si aprono davanti ad ogni metro nella maratona di Roma, però a differenza di Roma, lì la gara è veramente sentita come una gigantesca festa della città e per la città.

Un'esperienza senz'altro da ripetere, possibilmente insieme ad uno squadrone della Podistica sempre più numeroso.

Un saluto a tutti, e alla prossima gara. Fabio.


Fabio Mostarda dopo Nemi, New York (foto di Giuseppe Coccia)

Fabio Mostarda dopo Nemi, New York (foto di Giuseppe Coccia)

Gara: Maratona di New York (04/11/2007)

SCHEDA GARA



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