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Nasce la Sezione Triathlon della Podistica Solidarietà
di Fabrizio Terrinoni, 10/03/2012

Verbale della riunione per la Costituzione di una Sezione Triathlon in seno alla Podistica Solidarietà.

Il giorno 2 marzo 2012 alle ore 18,30 presso la Sede della Podistica Solidarietà sita in Roma, Via dello Scalo di San Lorenzo n. 16, come da avviso, si è tenuta una Riunione tra gli iscritti al fine di verificare la possibilità di creare all’interno una Sezione di Triathlon.

Presenti:
GIUSEPPE COCCIA, MAURO LUIGI, MAURO ALESSIO, MAURO CRISTINA, VALLETTA MARIANGELA, FUMAROLA FABRIZIO, VISICCHIO ALBERTO, PIRRETTO RAFFAELE, SASSI MARIO, TERRINONI FABRIZIO, CESARONI GIOVANNI, COSTANZO MARCO, DI MARZIO GABRIELLA, FAZIO GIULIO, BUGLIELLI MARCO, DEL VESCOVO FABIO.

In apertura il Presidente rivolge un saluto a tutti i presenti e ringrazia per la forte partecipazione, illustra i motivi della Riunione e presenta l’Orange Fabrizio Terrinoni quale relatore e praticante della disciplina sportiva in argomento, ed illustra gli ottimi risultati ottenuti negli Ironman.

Prende la parola Fabrizio Terrinoni che, dopo aver parlato dei suoi trascorsi sportivi, chiede ai presenti se qualcuno ha già effettuato gare di Triathlon, e giungono delle risposte affermative.
Fabrizio passa ad illustrare le varie caratteristiche del Triathlon iniziando dalle

DISTANZE
- Distanza Sprint – 750 metri di nuoto – 20 km di bici – 5 km di corsa
- Distanza Olimpica – 1500 metri di nuoto - 40 km di bici – 10 km di corsa
- Distanza del Doppio Olimpico – 3 km di nuoto - 80 km di bici – 20 km di corsa
- Distanza del Lungo – 4 km di nuoto – 120 km di bici - 30 km di corsa
Spiega che nello Sprint e nell’Olimpico si può stare in scia, si possono anche usare delle prolunghe sulle bici, ma devono essere corte e chiuse da un ponticello, mentre nel doppio Olimpico e nel Lungo non si può fare la scia e si possono usare le protesi lunghe, anche con le leve del cambio in cima alle appendici.
Le gare della World Triathlon Corporation comprendono
- l’Ironman – 3,8 km di nuoto – 180 km di bici – 42,2 km di corsa. Le gare del circuito Ironman mettono in palio le qualifiche per i campionati del mondo che si disputano ogni anno in ottobre alle Hawaii, considerata la massima competizione di Triathlon
- l’Ironman 70.3 (Mezzo Ironman) - 1,9 km di nuoto – 90 km di bici – 21,1 km di corsa, con qualifiche per i mondiali di 70.3 che si disputano a settembre a Las Vegas
- le gare di 5150, con le stesse distanze dell’Olimpico ma con scia vietata.
Invece le gare della serie Tristar 111 si compongono di 1 km di nuoto – 100 km di bici – 10 km di corsa – generalmente senza scia tranne alcune eccezioni.
Nelle gare con scia si debbono usare ruote con raggi.
Circuito X-Terra: nella frazione bici si usa la Mountain Bike, la corsa in genere è su percorsi naturali molto impegnativi. Ci sono anche versioni con la corsa su asfalto, come quella del Lago di Bolsena.
La Mountain Bike si può usare anche nelle gare su asfalto ma solo negli Sprint.
Per quello che ci riguarda, si potrebbe esordire in un Triathlon Sprint su asfalto o in un X-Terra con MTB.


ATTREZZATURE e loro utilizzo in gara

NUOTO
La muta è un componente molto importante nel Triathlon, si usa soprattutto ad inizio e fine stagione e in tutte quelle occasioni in cui la temperatura dell’acqua lo richiede. Va utilizzato un prodotto specifico, vivamente sconsigliate quelle da surf e più che mai quelle da sub! L'uso della muta è consentito se la temperatura dell'acqua è inferiore a 21 gradi per distanze sino al Triathlon Olimpico, inferiore a 24 gradi per distanze superiori. L'uso della muta è obbligatorio per temperature dell'acqua inferiori ai 16 gradi, mentre per temperature inferiori a 13 gradi il nuoto dovrà essere escluso.
All’inizio si può acquistare una muta economica, i prezzi variano a seconda del tipo di neoprene utilizzato e delle tecnologie applicate.
Il costo di una muta economica si aggira intorno ai 150 euro, e sono preferibili quelle intere: arrivano fino ai polsi e alle caviglie, con una chiusura lampo sulla parte posteriore, lo spessore varia da un massimo consentito di 5 mm che si utilizza sul torace, ai 3 mm in altre parti del corpo o anche meno sotto il braccio.
Prima di indossare la muta si applica della vaselina nei punti di maggior sfregamento, come nella zona del collo e sotto le ascelle, oltre che su avambracci e caviglie per sfilarla più velocemente.
Durante la gara è vietato farsi aiutare a togliere la muta dal pubblico.
Quando si è verso il termine della frazione di nuoto è meglio non iniziare a correre appena si tocca terra con i piedi, in quanto correre nell’acqua è molto faticoso e possono insorgere dei crampi, ma conviene continuare a nuotare finché non si tocca terra con le mani, allora ci si alza, si tirano su gli occhialetti, si tira giù la lampo e si sfila la muta fino alla vita, dopo di che si sfilano la cuffia e gli occhialetti. Usciti dall’acqua si corre verso la bici dove spesso c è una bacinella nella quale si ripongono cuffia e occhialetti; i giudici ultimamente sono diventati sono molto severi, e lasciando cadere la cuffia prima si rischia la squalifica. Con un po’ di pratica si potranno mettere occhiali e casco mentre con le gambe e i piedi ci si finisce di sfilare la muta. La velocità nei cambi è importantissima ed occorre allenarsi molto in questa operazione.
Per gli occhialetti non utilizzare i classici svedesi, quelli di plastica dura utilizzati dai nuotatori in piscina, in quanto si rischia di farsi male perché si nuota tutti insieme e si possono prendere colpi sul viso, e la plastica dura può causare delle ferite all’arcata orbitaria. Molto utili quelli in silicone, aderiscono molto bene a ventosa e sono abbastanza grandi per vedere bene le boe.
Nelle prime gare è comunque consigliabile partire un po’ defilati di lato per evitare la bolgia.
Quando si nuota insieme agli altri con schizzi, onde e botte non si riesce a vedere gran che, quindi occorrono occhialini che non si appannano.
La cuffia invece viene fornita dall’organizzazione, in plastica o in silicone, ed è numerata.
Sotto la muta è consigliabile utilizzare lo stesso abbigliamento che si userà anche per la corsa e la bici; per le distanze brevi si utilizza solitamente un body con una leggera imbottitura sulla zona del soprasella, che da sollievo in bici e non crea problemi durante la corsa. Nelle gare lunghe si usano calzoni, sempre con la piccola imbottitura, ed un top con le tasche posteriori. Questi capi sono in tessuti molto leggeri ed elastici e si asciugano subito.
Nel nuoto si usa lo stile libero, che è il più veloce ed il meno dispendioso, però si possono utilizzare anche gli altri stili.
All’ingresso in acqua e all’uscita, dove l’acqua è bassa, spesso i usa una specie di andatura a delfino, nella quale si poggiano le mani sul fondo, ci si alza in piedi e si ripete il gesto, poiché si fatica di meno che a correre in acqua.
A primavera programmeremo comunque degli allenamenti collettivi, al lago di Bracciano o altrove.
Il percorso in acqua spesso è a Triangolo, con 2 boe e un arco gonfiabile in uscita, a volte si fanno due giri.



CICLISMO
Si utilizzano scarpe da Triathlon specifiche, con una chiusura a velcro al contrario per evitare che, quando la scarpa è aperte e attaccata ai pedali, questo vada a finire nella catena.
In gara sulla bici si lascia un elastico con attaccato il numero di “pettorale”, che va allacciato in vita con il numero nella parte posteriore, mentre quando dopo si inizierà la corsa si girerà il numero sul davanti.
La bici e tutta l’attrezzatura per il ciclismo e per la corsa si trovano nella cosiddetta “Zona Cambio”, un’area transennata con delle strutture in metallo sulle quali lasciare la bici ed il resto del materiale in corrispondenza del numero di gara assegnato.
La bici in zona cambio sia in uscita che in entrata si porta tenendola per la sella, le scarpe si lasciano attaccate ai pedali e non si usano le calze. Quando correndo con la bici a mano si arriva sul punto delimitato da una riga per terra si può salire sulla bici, poi si inizia a pedalare con i piedi nudi appoggiati sopra le scarpe, e mentre si pedala si infilano e si chiudono le scarpe.
Terminato il percorso in bici, che normalmente è in circuito, si sfilano le scarpe dai piedi e si fa l’ultimo tratto pedalando nuovamente a piedi nudi, con un rapporto leggero per sciogliere i muscoli delle gambe e prepararli alla corsa.
Si usano tecniche per scendere dalla bici ancora in corsa, si salta giù dalla bici sempre in corrispondenza della linea sul suolo, si riprende per il sellino e si entra in zona cambio per la corsa; il casco deve essere slacciato solo dopo aver posato la bici, pena la squalifica, e la bici va appesa per il sellino, non per i corpi freno.



CORSA

In genere non si mettono le calze, se si desidera comunque usarle si possono preparare piegandole su se stesse in un certo modo e lasciandole nelle scarpe. Se non si usano, è bene mettere un po’ di vaselina nelle scarpe nella punta, nel tallone e sui bordi per infilarle più rapidamente.
Sulle scarpe si montano dei lacci elastici per evitare di perdere tempo, oppure si usano delle scarpe tipo le Zoot, apposite per il Triathlon.
Anche la frazione di corsa in genere si sviluppa su un circuito da ripetere più volte.



ALLENAMENTO
Fondamentale è fare pratica nel nuoto in acque libere, per prendere confidenza con queste e imparare ad orientarsi; è necessario alzare spesso gli occhi per controllare la direzione. In un lago si possono prendere dei punti di riferimento come edifici o altro presenti sulle rive. È importante soprattutto all’inizio allenare molto il nuoto, perché è lo spesso è lo scoglio maggiore per il principiante, ed è bene acquisire una certa tranquillità.
Negli allenamenti in bici occorre allenare i cambi di ritmo che si verificano in gruppo nelle gare con scia, facendo delle variazioni, come ad esempio 1 minuto piano e uno forte, o anche 5 minuti piano e 5 forte. Sarebbe ideale uscire in bici con gruppi di ciclisti per imparare a stare in scia ed a muoversi all’interno del gruppo.
Utile anche fare salite per aumentare la forza, su pendenze medie utilizzando rapporti duri e tenendo le mani solo appoggiate sul manubrio senza tirare con queste, cercando di spingere con il quadricipite e tirare su il pedale con la parte posteriore della gamba.
Anche gli allenamenti lunghi sono importanti, nella bici come nella corsa.
Importantissimo è l’allenamento al CAMBIO BICI/CORSA, perché senza questo tipo di esercizio quando si scende dalla bici si corre con grande difficoltà, quasi saltellando sul posto. Importanti sono gli adattamenti muscolari per passare dal ciclismo al podismo. È un allenamento impegnativo che non va ripetuto più di una volta a settimana.



ALLENAMENTI DI GRUPPO
Si possono fare dei mini Triathlon al lago allestendo una piccola zona cambio
Si pratica il nuoto con boa 50 andata + 50 metri ritorno
Primo cambio poi con bici 1km andata + 1 km ritorno
Secondo cambio poi corsa 200 andata + 200 metri ritorno
E si ripete più volte

SETTIMANA TIPO PER IL PRINCIPIANTE
2 o 3 VOLTE NUOTO
1 o 2 VOLTE BICI
2 o 3 VOLTE CORSA
Si possono fare anche due specialità al giorno

ALIMENTAZIONE
Molto importante e molto soggettiva, come per la corsa.

ASPETTI ORGANIZZATIVI
In relazione all’alto numero di adesioni, l’ASD PODISTICA SOLIDARIETA’ ha deliberato di affiliarsi a titolo sperimentale alla Federazione F.I.TRI. per l’anno 2012, e provvederà ad inserire in calendario le gare alle quale parteciperanno i propri atleti e non solo, e provvederà ad iscrivere il gruppo alle stesse gare.
Coordinatori/allenatori del gruppo vengono nominati Fabrizio Terrinoni, Alberto Visicchio e Stefano Tucci ai quali potrebbe affiancarsi Marco Castellano.
La quota di tesseramento individuale da definire verrà versata dalla società e sarà a carico dell’atleta che manifesterà l’intenzione di tesserarsi per la sezione Triathlon della Podistica Solidarietà.
Verrà anche creato un Criterium Triathlon, da definire i particolari.

Vi comunicheremo quanto prima la data del prossimo incontro presso la sede di Via dello scalo di San Lorenzo n. 16.

La riunione viene sciolta alle ore 21,30
Roma, 2 marzo 2012
A.S.D. Podistica Solidarietà
Il Presidente
Giuseppe Coccia

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Evento: Riunione Costituenda Sezione Triathlon (02/03/2012)



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