Aspettando Firenze: l'ombra lunga... di Roberto Lombardi, 15/11/2011L'ombra lunga del mio allenatore
Il sogno di molti dei nostri runners si sta per realizzare.
Firenze domenica 27 novembre vedrà il “battesimo” di maratona di persone valide, testarde e capaci che stanno sforzandosi ormai da mesi per arrivare con onore al termine dei 42,195.
Tanti sono i significati che si attribuiscono a questa che è più di una corsa. È l'emblema della resistenza, il sigillo che premia una intera vita di corse, un passaporto all'ammirazione altrui e un incredibile viatico alle proprie traversie umane. È molto più di sgambettare verso il traguardo, è un mondo a parte dove si da del tu al pericolo, al dolore, alla gioia, alla complicità e a quello percepito come trionfo personale.
Ma io non correrò a Firenze.
Correre una maratona è una cosa seria e voglio raccontarvi perché, anche se sono iscritto, non la correrò. Premetto che avevo le carte in regola per finirla: un tempo lento, ma decente sulla mezza, una regolarità degli allenamenti ed una buona tenuta atletica. Lontano dagli infortuni da mesi, mi reputo un corridore felice, una felicità fatta di gare gustate e di sessioni mai troppo debilitanti.
Voglio raccontarvi di come una mattina non sono andato a correre per i miei primi 30 chilometri e di come questo non mi abbia causato alcun dolore.
Allora, ricapitoliamo, corro la mezza dei castelli romani e sto bene dall'inizio alla fine.
Ne scrivo sul sito e mi compiaccio. Fino a quel momento tutto è in funzione di Firenze. La vedo a distanza di poche settimane: bella e possibile.
Ma la sera prima della “Trenta del Mare” mi coglie una strana agitazione. Non la ascolto e continuo a preparare gli indumenti per il giorno dopo, ma qualcosa mi disturba: non ci sto con la testa. Sono nervoso. Vado a dormire. La mattina mi sveglio e non riesco ad alzarmi. Una voce interiore imperiosa mi obbliga a rimanere a letto. Non capisco perché, ma obbedisco. Passano alcune ore e vado al lavoro nel turno pomeridiano e in pochi minuti capisco quello che mi si è scatenato dentro.
Il mio povero corpo si è ribellato.
Su Facebook, il giorno dopo scherzo con Maurizio Zacchi, che la trenta del mare l'ha fatta. Dice che le sue gambe hanno fatto una “rivolta sindacale”, affermo che le mie hanno proprio fatto sciopero!
Dovevo andare a lavorare, in un lavoro dove si sta in piedi dopo aver corso più di tre ore.
C'è una saggezza del corpo che va ascoltata.
E qui torna in gioco l'ombra lunga di Fulvio, il mio, il nostro allenatore e i suoi “ammaestramenti”. Davanti a noi non più giovanissimi che ci ringalluzziamo riempiendoci la bocca della parola magica M A RA T O N A, lui ne oppone altre due: B U O N S E N S O.
Non mi hai mai dissuaso, ma con la sua aria sorniona e bonaria mi ha sempre consigliato di gustare le corse senza strafare, senza saltare appuntamenti del programma di costante allenamento, ma senza neanche pretendere troppo.
Per qualcuno questo potrebbe sembrare blasfemo. Da un po' assistiamo al proliferare di slogan seducenti quanto pericolosi “Impossible is nothing” e cose del genere che hanno la grande capacità di riempire intere infermerie.
No, non correrò la Maratona di Firenze, ma questo non mi impedirà di sostenere eroi come Daniela o Maurizio che stanno dando l'anima a questa vera e propria impresa.
Non è una questione di paura o perché non voglio farmi male. Non penso neanche che chi come loro due si sta preparando sia un incosciente perché non ha il corpo di un virgulto o di una silfide.
Sono convinto che affrontare una cosa così poetica come una corsa con una tale tradizione meriti rispetto e serietà.
Serve, in altre parole, una unità tra mente e corpo che ora non ho e che avrò forse un giorno. Ma non è così importante.
Oggi ho corso 14 km in un angolo di mondo da dove dominavo Roma e avevo un panorama stupendo tutto intorno a me.
Ero solo: io e la strada. E il sole che mi baciava.
Ho sorriso, gridato e pianto di gioia.
Mi sono sentito l'uomo più fortunato del mondo.
Questa è la corsa.
Roberto Lombardi |
Roberto Lombardi Gara: Maratona di Firenze (27/11/2011) SCHEDA GARA |