La tradizione che non avrà mai fine. di Maurizio Zacchi, 26/07/2011
Gianni Cossu e Orange - Ed. 2010 La corsa più entusiasmante da correre. Dove sport e natura si coniugano nel modo migliore.
Questa è la premessa, il biglietto da visita scelto dagli organizzatori per presentare questa classica d’agosto giunta ormai alla 16a edizione.
Ma in questo biglietto da visita manca la parola chiave, quella che realmente caratterizza questa splendida corsa: salita. Già, perché l’elemento che caratterizza “La Speata” nel panorama delle gare regionali è che si tratta di una corsa con un percorso su strada interamente in salita. Un’arrampicata di 12 Km, da Subiaco a Monte Livata, con uno sbalzo di altimetria che passa dai 500 metri iniziali ai 1380 del traguardo finale.
Salita e ancora salita, ma non impossibile, nulla è impossibile per il popolo Orange. I primi 3 km con pendenze del 15% e poi successivamente con pendenze ancora impegnative ma che considerata l’intensità della partenza verranno giudicate abbordabili. Qualcuno avrà addirittura il coraggio di parlare di “dolce salita”. Insomma una bellissima sfida, in grado di mettere a dura prova le gambe, ma soprattutto la testa dei podisti e delle podiste che avranno l’ardire di affrontarla.
Questo grande sforzo a cui podisti e podiste si sottoporranno verrà certamente compensato dal grande fascino di questa corsa, dal senso stesso della sfida, dalla magia di un traguardo di montagna, dalla bellezza degli scenari naturali attraversati.
Nessuno dei podisti e delle podiste che hanno tagliato quel traguardo si è mai pentito, e il commento generale è sempre stato: “Dura, ma ne valeva la pena”.
Un’altra delle ragioni per cui tutti adorano questa corsa è legata all’affetto della gente che accorre per sostenere il grande sforzo fisico a cui gli uomini e le donne si sottopongono. La gente del posto, ma anche i tanti villeggianti che in questo periodo affollano queste belle località. Tutti ad applaudire, ad incitare, ad abbracciare i corridori. Insomma una grande festa di popolo che lascerà senz’altro il segno, più della fatica che presto verrà dimenticata.
Del resto, già nel nome della gara, c’è tutto il senso di questa competizione: La Speata, termine dialettale che indica lo “spellamento” dei piedi a seguito di un grosso sforzo, ma che nella testa di molti evocherà certamente il concetto di “speranza”, la speranza di farcela, anzi la voglia di farcela, la grande forza di volontà che consente agli uomini e alle donne di raggiungere traguardi che altresì sembrano impossibili da raggiungere.
Maurizio Mattioli tra i protagonisti della passata edizione.
Accanto alla gara competitiva è prevista anche una camminata o corsa non competitiva aperta a tutti coloro che, secondo l'originario spirito di questa manifestazione, desiderino cimentarsi sulle rampe della strada per Monte Livata senza l'assillo dei cronometri.
Alla fine della gara, pasta party per tutti al costo di 2 euro (2 biglietti della lotteria) e poi soprattutto un servizio di navette che garantirà il collegamento con la zona della partenza (questo anche prima della partenza).
Agli atleti orange ricordiamo che questa gara è parte di entrambi i Criterium e che da tanti anni saliamo sul gradino più alto del podio, questo aumenta la motivazione per partecipare.
Appuntamento per tutti domenica 7 agosto alle ore 8.00 in località Montore di Subiaco.
La partenza è fissata per le ore 9.30. |
Maurizio Zacchi
Mauro D'Errigo - Ed. 2010 Gara: La Speata (07/08/2011) SCHEDA GARA |