Era il 4 luglio 2009 di Attilio Di Donato, 05/07/2009
Alessandra Muzzi Se non fosse stato perché era il giorno del mio compleanno avrei detto che era un giorno come un altro. Mi sveglio di buon mattino (h 10.30) e accendo il pc. La casella di posta è piena di e mail in arrivo da parte di tutti i siti a cui mi sono registrato.
"Auguri, Attilio", dicono, "abbiamo saputo che oggi è il tuo compleanno". Certo, ve l'ho detto io quando mi avete chiesto i dati personali per poter effettuare la registrazione, perché mi prendete per i fondelli?
Mi ha fatto ridere un sito di scacchi, per regalo mi ha dato una partita vinta con lo "scacco dell' imbecille", uno scacco che si da in quattro mosse a chi è a digiuno di competenze su questo gioco.
Verso mezzogiorno esco per venire a Castel Madama dove mi aspetta Pino Coccia Karpov.
Lungo la strada mi telefona mia sorella con il suo classico accento napoletano e mi dice: "Auguri", poi mi fa: "dove stai jenne?", che in dialetto napoletano vuol dire dove stai andando. Io le rispondo: a Jenne.E cosi la discussione prosegue per un altro quarto d'ora finchè non mi decido di dirle che sto andando a Subiaco. "Ok, adesso ho capito, ciao e auguri di nuovo, mi fa lei".
Questo qui pro quo mi aveva fatto venire un gran mal di testa, dovuto anche al fatto che mentre mi chiamava sentivo un gran frastuono in sottofondo, forse perché mi trovavo proprio nella valle del Baccano, a due passi da Roma.
Qualcuno me li ha addossati, ma io questi 45 anni non me li sento sulle spalle, vorrei proprio sapere come hanno fatto a passare così in fretta. Va be...
Fatto sta che arriviamo a destinazione, ossia al famoso monastero di Santa Scolastica, dove c'è un bella fontana da cui sgorga acqua fresca.
Quando ci sono queste gare in cui la partenza è da un posto e l'arrivo dall'altro c'è sempre qualche difficolta logistica. Pino me lo aveva spiegato bene ma io non capito.
Si trattava di portare le macchine su all'arrivo, lasciare la sua in paese e scendere con la mia macchina.Operazione compiuta con una velocità di comprensione fantasmagorica.
Verso le sei e qualcosa siamo partiti. Stavolta sono riuscito a percorrere il percorso senza soluzione di continuità, al contrario del Presidente che arrancava disperatamente.
Quando sono arrivato su ero felice come se fosse stato il mio compleanno e ho distribuito baci e bacetti a destra e a manca.
Poi è arrivato Maurizio Ragozzino che mi ha chiesto le chiavi della macchina di Pino perché doveva prendersi i vestiti per cambiarsi e andare via.
Solo allora mi sono ricordato di aver lasciato nella mia macchina (che era alla partenza), le due borse, mentre nella macchina di Pino c'erano i pasticcini, ma con quelli non ti potevi coprire. Ho rischiato il linciaggio.
Sono allora ridisceso giù con la navetta insieme a Maurizio e mi sono cambiato. Dopo ho ripreso la mia macchina, per la cronaca era una Punto grigia, e sono venuto su. Maurizio intanto era andato via.
Abbiamo assistito alla premiazione e poi ci siamo fatti fuori due vassoi di pasticcini.
Per regalo ho avuto un doccia shampoo, un dopo barba e una schiuma da barba.
Ringrazio tutti quelli che mi conoscono per questo splendido regalo.
È stato tutto molto bello. Spero di fare il compleanno anche l'anno prossimo, se poi avrò voglia di festeggiare ci vedremo fra 6 mesi per festeggiare il 45, cinquesimo genetliaco del sottoscritto.
Ciao a tutti. Attilio.
|
Attilio Di Donato |