700 volte Podistica!!!! di Romano Dessì, 17/11/2013
Romano Dessi al Tiburtino Cari amici solidali,
quanti di noi si sono dati un traguardo prefissato di gare? Non credo molti, a parte Giovanni Golvelli, credo che ognuno di noi viva alla giornata quel tran tran di gare. Partenze e arrivi, strada sterrato salite discese, tutte racchiuse in un anno solare.
Quando sono entrato nella Podistica non credevo di durare 10 lunghi anni, primo perché ero uscito dalla mia società di Valmontone, e inconsciamente desideravo farvi ritorno, e poi perché sono uno spirito libero e indomito. Dopotutto questa è la seconda società di appartenenza in cui duro di più.
Con questa realtà ho imparato molto, anche sotto il punto di vista umano e solidale. Con la canotta arancione ho avuto moltissime gioie e qualche delusione, con la Podistica ho imparato a fare gruppo, non che prima non lo sapessi, ma, con tutti voi c'è sempre da imparare.
In 10 anni ho visto gara belle, meno belle o gare bruttissime, ma, fatte tutte per un unico scopo che è quello della Solidarietà verso quelli che io dichiaro gli invisibili della nostra società, quando noi gareggiamo non lo facciamo solo per il nostro tornaconto, ma, il nostro sforzo va a chi ha bisogno, va verso quelle persone che vivono in riva al fiume, sotto un ponte, chi sotto una tenda, chi nei ricoveri della Caritas. Persone che forse hanno perso tutto, ma, non la loro dignità di uomini o di donne.
Tutti noi ci ritroviamo agli appuntamenti importanti, cercando di portare sempre più in alto il nome della Solidarietà, ma, dobbiamo chiederci sempre "Ho fatto abbastanza?" Perchè non è mai abbastanza quello che noi facciamo.
Qualcuno di noi può dire che il massimo già lo fa, ma, in quanti conoscono i propri limiti nel dare? Non è un rimprovero verso di voi, ma, è un aprire gli occhi su delle realtà nascoste.
Gareggiando di marcia ho più possibilità di vedere quello che un agonista non vede, andando più piano si notano quelle spigolature che ci da la vita, ed è per questo che sprono tutti noi ad essere più presenti.
Spero che le 700 presenze con la podistica siano un incentivo per coloro che dicono ho dato tanto,ma, poi non hanno dato nulla, bisogna sentirsi orgogliosi di far parte di questa splendida famiglia, dove tutti noi ci sentiamo fratelli e sorelle.
Con questo vi saluto dedicando le mie 700 volte con la Podistica a quelle persone che non ci sono più, atleti che ci hanno lasciato un segno indelebile sulla nostra vita.
Il vostro marciatore Romano
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Romano Dessì |