In Namibia con Stefano Baldini. di Maurizio Bellacosa, 06/02/2007Dal 19 al 22 gennaio u.s. ho avuto la fortuna di vivere un´esperienza bellissima: seguire da vicino, a Windhoek in Namibia (insieme a Franco Fava, che ha poi scritto un reportage in esclusiva su "Il Corriere dello Sport" di sabato 27 gennaio), gli allenamenti in altura di Stefano Baldini e degli altri maratoneti azzurri. E´ dal 1997 che la nazionale italiana di maratona (maschile e femminile) trascorre nella capitale Windhoek gran parte del periodo invernale, per due fondamentali ragioni: lì fa caldo (con temperature di circa 26-30 gradi) mentre da noi c´è il freddo invernale e, soprattutto, si ha la possibilità di avere tanti percorsi di allenamento (su terra, asfalto o pista), immersi nella natura, ad altezze di 1600-1800 metri; così, a causa della ridotta quantità di ossigeno, l´organismo è costretto a produrre più globuli rossi e in tal modo diventa più resistente alla fatica.
Anch´io ho corso per tre giorni con Stefano Baldini, Daniele Caimmi, Danilo Goffi, Rosalba Console, Anna Incerti e Deborah Toniolo; "corso con" forse è un´espressione poco corretta, perché al massimo sono riuscito a stare dietro agli uomini per 8 minuti, mentre per il resto ho seguito gli allenamenti dalla macchina o dal ciglio della strada; ma vi assicuro che anche pochi minuti di corsa accanto al campione olimpico sono un´esperienza straordinaria.
Durante il mio soggiorno, Stefano - che è stato in Namibia per la prima volta nel 1997 (all´epoca era un giovane talento dell´atletica, al seguito dei "veterani" Panetta e Lambruschini) e che il prossimo marzo festeggerà i 350 giorni trascorsi a Windhoek (quindi un anno intero degli ultimi dieci) - si è comportato da perfetto anfitrione: ci ha personalmente guidato sui percorsi di allenamento, ci ha fatto vedere paesaggi stupendi al tramonto, ci ha consigliato ristoranti e luoghi da visitare, ha organizzato per tutta la comitiva di atleti ed amici uno splendido safari in jeep con cena a seguire.
Durante le nostre chiacchierate, Stefano ha voluto informarsi anche sulle ultime iniziative della Podistica Solitarietà e ci ha tenuto a mandare alla squadra, mio tramite, il seguente messaggio:é «Mi complimento con voi per quello che fate! Continuate così! Il vostro è il modo migliore per vivere e praticare la corsa!».
La giornata-tipo degli atleti a Windhoek prevede almeno due allenamenti: uno la mattina presto ed un altro nel tardo pomeriggio, quando la temperatura cala di qualche grado; a volte si aggiunge una terza seduta di allenamento in palestra, altrimenti il primo pomeriggio è dedicato al relax ed ai massaggi. Vedremo il frutto di tanta fatica a Londra, dove Baldini correrà la maratona del 22 aprile insieme ai più
forti specialisti del mondo (da Tergat a Gebreselassie, da Lel a Limo, Khannouchi e Keflekezighi). Alla Roma-Ostia del 25 febbraio ci saranno invece Daniele Caimmi, Rosalba Console ed Anna Incerti. Sono sicuro che il fiume arancione dei podisti solidali farà il tifo per loro!
|
Maurizio Bellacosa |