1° articolo: Le scarpe di Fabio Ricci, 28/12/2006Dato che alla Maratona di Roma mancano ancora (o solo) 11 settimane, ho pensato di scrivere 11 brevi articoli, uno per settimana, per tutti gli Orange, come sempre tantissimi, che quel giorno affronteranno i 42 km e 195 metri.
Non saranno articoli legati a tabelle, tempi, allenamenti, etc: per quelle cose ci sono persone molto preparate come Roberto Albanesi, Fulvio Massini ed Orlando Pizzolato.
I consigli spero siano utili a chi affronterà la gara per la prima volta e potrebbero essere uno spunto di riflessione/dialogo/confronto con tutti quelli che hanno già altre maratone alle spalle.
Chiunque avesse delle domande/dubbi/consigli/suggerimenti può scrivermi al mio indirizzo email fabio_70_rm@yahoo.it e risponderò volentieri nell'articolo successivo.
Questa settimana cominciamo con
LE SCARPE
La corsa è uno degli sport più economici che ci siano: si può correre in canottiera, maglietta, felpa, tuta, con pantaloncini corti, ciclisti, corsari, lunghi, etc.
L'unico oggetto fondamentale, e per il quale vale la pena spendere un po' di euro, sono le scarpe.
Sembra la frase più scontata del mondo, eppure avete mai fatto caso alle scarpe di chi incontrate quando andate a correre?
Si vedono persone correre con i tipi più improponibili di calzature, a volte scomode anche solo per passeggiare.
Quindi cerchiamo di non sbagliare proprio l'acquisto delle scarpe!
CLASSIFICAZIONE
Anni fa la rivista CORRERE fece una distinzione tra i vari tipi di scarpe da corsa dividendole nelle seguenti categorie:
A1-SUPERLEGGERE: adatte SOLO ad atleti leggeri e veloci. Scarsamente ammortizzate, con poco controllo del movimento, estremamente flessibili e reattive.
A2-INTERMEDIE: da allenamento per gli atleti veloci, da gara per quelli meno veloci o più pesanti. Buon ammortizzamento.
A3-MASSIMO AMMORTIZZAMENTO: le più utilizzate dai podisti con appoggio regolare e da supinatori o da chi usa plantari.
A4-STABILI: le scarpe per chi ha un eccesso di pronazione.
Con il tempo questa classificazione è stata adottata anche dai produttori ed è considerata quindi quella "ufficiale".
CORRERE ha creato un sito (www.scarpe.it) in cui potete trovare qualsiasi tipo di scarpa (anche per gli altri sport) con prezzo, peso, caratteristiche, foto, etc: una vera bibbia online per il podista!
L'ACQUISTO
Cosa è necessario sapere prima di acquistare un paio di scarpe nuove?
1) comprate le scarpe in negozi specializzati: spesso si trovano ottime offerte e, soprattutto, chi le vende è in grado di capire di cosa avete bisogno e consigliarvi adeguatamente. A volte mi diverto a "testare" il personale in negozi che non conosco e vedere che risposte fantasiose diano alle domande che gli pongo. Diffidate di chi non conosce alla perfezione ciò che vi sta vendendo: poi sarete voi a dover correre con quelle scarpe.
2) non abbiate fretta: provatene più paia e di diverse marche, non solo indossandole, ma anche camminandoci; in alcuni negozi c'è anche la possibilità di fare qualche metro di corsa: approfittatene. Le scarpe devono essere comodissime: una cucitura che vi da un po' di fastidio da fermi, vi distruggerebbe il piede correndo!
3) la scarpa da corsa deve essere di almeno mezza misura più grande di quella che si usa normalmente; durante la corsa il piede si gonfia e una scarpa della misura "giusta" provocherebbe fastidiose veschiche. Un trucco: quando la provate la prima volta, allacciatela e controllate che dietro il tallone sia possibile infilare un dito.
4) che tipo di appoggio avete? pronato, neutro o supinato? Esistono tipi di scarpe adatte solo a pronatori e che non si addicono certo a regolari o supinatori.
5) se dopo un po' di tempo vi rendete conto di aver acquistato la scarpa "ideale" e volete prenderne un secondo paio, fate una ricerca su internet: spesso è possibile trovare lo stesso modello con sconti anche del 50% rispetto al prezzo dei negozi. Chiaramente non è consigliabile fare la stessa cosa con modelli che non avete mai provato prima, a meno che, come me, non abbiate una misura che in Europa non esiste...
PRIMO ALLENAMENTO
Tornati a casa con le vostre belle scarpe nuove, non mettetele subito per andare a correre: per qualche giorno utilizzatele per camminare o solo per il riscaldamento.
Ci sarà tempo per sfruttarle a dovere!
LAVAGGIO
Le scarpe da corsa, per le caratteristiche dei materiali con cui sono costruite, NON devono essere lavate in lavatrice!
Se necessario (Stefano Baldini consiglia di non lavarle mai, ma lui non ha certo problemi a farsene dare un paio nuove e pulite...) lavatele a mano, in acqua fredda e con un detersivo neutro, togliendo le solette e lavandole a parte.
Dopo averle lavate riempitele di carta di giornale e non mettele vicino a fonti di calore: meglio un luogo ventilato; togliete i giornali quando avranno assorbito il grosso dell'acqua.
DURATA
Quanto dura un paio di scarpe?
Chiaramente non può essere data una risposta assoluta, ma alcuni consigli certamente si.
Le scarpe non sono certo eterne e la durata non va quantificata in tempo ("le cambio ogni xx mesi"), ma in km: pensate che una A3, dopo soli 300 km di corsa, ha perso già il 50% del potere ammortizzante!
Partendo da un chilometraggio massimo di 1.000 km, vediamo cosa può influenzarne la durata:
TIPO DI SCARPA: se la durata di 1.000 km può essere riferita alle A3, le A1 andrebbero cambiate ogni 300 km, le A2 ogni 500 km e le A4 ogni 1.200 km.
PESO DEL PODISTA: le scarpe di un podista in sovrappeso possono avere una durata inferiore anche del 20%!
Ricordate, la scarpa va sostituita anche se esteriormente sembra ancora integra: è la capacità ammortizzante a terminare il proprio effetto e una scarpa usurata può causare FACILMENTE infortuni!
Per chi, erroneamente, pensa più alle prestazioni che ai propri tendini, ricordo che con una scarpa usurata si possono perdere anche 2"-3" a km, cioè 20"-30" su una gara di 10 km!!!
Sperando di essere stato utile, auguro a tutti una buona corsa!
Fabio Ricci
|
Fabio Ricci |