La corsa e la Podistica Solidarietà non sono tempo perso di Alfredo Donatucci, 01/11/2015
Può capitare che dopo aver fatto una determinata cosa per un po' di anni ti chiedi se ne è valsa davvero la pena, se è stato tempo perso, se ha avuto un senso oppure se è stato tutto sbagliato.
Se poi lo scatto di una macchina fotografica è riuscito a catturare un frammento di quel Tempo che va solo avanti e non si ferma neanche per un istante, allora si riesce ancora meglio a ricordarne i particolari, come pure a rivivere le relative emozioni.
Così ho voluto ripercorrere, a ritroso, quel pezzettino di tempo dedicato alla Podistica Solidarietà, soffermandomi, soprattutto, sul percorso a mosaico caratterizzato da tantissime immagini di corsa, da fotografie che hanno immortalato attimi precedenti la gara, la partenza o il ristoro.
E in questo cammino all’indietro non sono riuscito a trovarne una, di immagine, che abbia riportato alla mente qualcosa di spiacevole o da voler dimenticare anziché ricordare; è stato proprio un bel “viaggio”, durante il quale ho rafforzato la convinzione che siamo noi (e nessun altro) a creare il nostro mondo, che lo stesso può cambiare solo quando cambiamo gli “occhiali” con cui lo guardiamo, che la positività riscontrata nel “mondo orange” può essere trovata ovunque se ovunque ci poniamo con l’atteggiamento giusto ...
Mentre oggi ricordavo tutto ciò sperando forse di essere ricordati domani, sentivo dentro di me che la corsa e la Podistica Solidarietà non possono considerarsi tempo perso finché regna la profonda convinzione che nei loro riguardi mai si è perso tempo.
Alfredo Donatucci
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