L'intervista al podista: Franco Piccioni. Il calcio, la bici, il nuoti e.... poi la corsa. di Franco Piccioni, 01/01/2021Ciao amici Orange,
sono Franco Piccioni, classe 1963. Quando sono nato pesavo 1 kg e mezzo poiché sono un gemello omozigote di 7 mesi. Lo scrivo perché se esisto è già un miracolo! Lo sport per me è sempre stata una passione, sin da bambino.
Prima di tutto il calcio; tutta la trafila delle giovanili, esordienti, giovanissimi, allievi fino alla seconda categoria… Poi stop.
Finché un giorno decisi di smettere di fumare e di iniziare ad andare in bici, contemporaneamente al nuoto. Per qualche anno continuai a praticare questi sport che amavo, ma che mi sono trovato costretto ad abbandonare per il poco tempo libero che riuscivo ad avere.
Così, iniziai a correre! Dopo due mesi di corsa “come viene, viene” ho corso la mia prima maratona, per di più a Roma. L’avessi mai fatta! Da quell’emozione che scaturisce nel tagliare il traguardo nasce tutto.
I primi sei anni correvo con l’Atletica Villa Aurelia. Altri sei anni con il Gruppo Marciatori Simbruini di Subiaco. E nel 2011 entro a far parte della famiglia della Podistica Solidarietà.
Lo stesso anno ottengo il mio Persona Best al Passatore, 9:27:34.
Non avendo un “motore” molto potente prediligo maggiormente la Quantità, piuttosto che la Qualità. Questo mi porta a diventare un Ultramaratoneta, non solo per caratteristiche ma anche per scelta di piacere. Per me la corsa è un po’ come una Medicina e ognuno ne prende la “dose” che gli serve.
Con venti anni ho corso più di 110.000 km. Ho corso ufficialmente
200 maratone, comprese una sessantina di Ultra,
16 Passatore e
2 Etruschi di 100 km.
In maratona, sono sceso 5 volte sotto le tre ore, con
Personal Best a Roma 2:57:20. Ho collezionato una trentina di mezze maratone con
Personal Best 1:22:48 alla Roma-Ostia. E infine anche una trentina di
10 km con Personal Best di 37:36.
Sono molto orgoglioso e la mia più grande soddisfazione, oltre ai meriti sportivi, è quella di aver sempre avuto la costanza e la fortuna di essermi riuscito ad allenare tutti i giorni, senza mai tralasciare il mio lavoro di artigiano edile che da 37 anni svolgo con passione.
Un ringraziamento particolare va alla mia famiglia, mia moglie e i miei figli, che hanno sempre rispettato la mia scelta e la mia libertà di dedicarmi alla mia passione.
Un abbraccio agli amici Orange, in particolare a quelli della “piana” al paesello.
Ma se non ci fosse il nostro grande presidente Pino, la solidarietà non esisterebbe.
Evviva la corsa!
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Franco Piccioni |