Delle 24 specialità olimpiche dell'atletica leggera,
solo 23 sono sia maschili che femminili; la 50 km di marcia, per il momento, è l'unica ad essere solo per gli uomini.
In realtà, però, di queste 23,
solo 15 sono veramente paritarie per entrambi, le restanti 8 specialità hanno delle differenze alcune evidenti, altre meno. La prima e, più evidente, è quella delle prove multiple, dove per le donne le gare sono 7 (eptathlon) e per gli uomini 10 (decathlon); la seconda è relativa alla più corta delle corse con ostacoli che per gli uomini è lunga 10 metri in più (110 invece di 100), ma non solo, le barriere di questa, e delle altre due corse con gli ostacoli (400 metri e 3.000 siepi) per gli uomini sono più alte. Infine, le ultime quattro, riguardano i lanci (disco, giavellotto, martello e peso) dove gli attrezzi, da scagliare più lontano possibile, per le donne, sono più leggeri.
Ora, dal punto di vista delle prestazioni,
per conoscere qual è la differenza tra gli uomini e le donne, ho pensato di confrontare proprio le 15 specialità, che sono assolutamente uguali per entrambi i sessi: 10 di corsa, una di marcia (20 km) e le 4 dei salti (alto, asta, lungo e triplo).
Ho messo a confronto i rispettivi record mondiali e calcolato, in percentuale, lo scarto ed ho ottenuto, alla fine, una media generale. Stessa cosa ho poi ripetuto per i record nazionali.
Se vi interessa sapere in quale gara, la prestazione femminile, è più vicina a quella maschile, oppure in quale è più lontana, sia in ambito mondiale che nazionale, occorre cliccare
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Ferdy