Il valore dell'appartenenza. di Graziano Romano, 10/01/2011
“La notte stellata” di Vincent Van Gogh Caro Presidente, come sai, ho iniziato a correre da non molto tempo e, dopo un breve parentesi iniziale, sono approdato alla Podistica Solidarietà, che ho conosciuto grazie ad alcuni appartenenti alla famiglia "orange".
Già dall'inizio della mia attività sportiva, così come è mia caratteristica, ho cercato di individuare lo scopo che potesse guidare il mio percorso podistico. Fin dall'inizio non sono mai stato particolarmente attento ai tempi, alla velocità, ai risultati delle gare (le classifiche, del resto, dicono che sono sempre tra gli ultimi).
Non è la prestazione in sè che rappresenta lo scopo della mia attività di corridore amatoriale. Il punto è che secondo me il desiderio dello scopo, prima ancora che il perfezionamento dei gesti per raggiungerlo, è il fattore che dà impulso a tutta la dinamica umana.
Il miglioramento della prestazione, il riconoscimento dei propri limiti (fisici, tecnici, caratteriali) rappresentano certamente un impulso importante, ma li vivo come caratteri strumentali e non come obiettivo principale. Posso dire allora di aver trovato sintonia sin da subito con la famiglia orange quando ho letto, nella lettera di presentazione della società, che lo scopo principale della Podistica è quello di fare solidarietà.
La prestazione personale, per quanto importante, si unisce al movimento di altre persone che condividono uno scopo, rappresentato dal riconoscimento esplicito che è possibile guardare l'altro con cuore e uno sguardo pieno di concretezza.
Questo è l'aspetto che mi fa sentire appartenente alla Podistica Solidarietà.
Questo è il pensiero che mi ha accompagnato durante il percorso della gara di oggi che, sembrerà strano, ma ho vissuto diversamente dal passato (sarà un caso, poi, ma ho anche realizzato la mia migliore prestazione).
Prima alla partenza che, come sempre, ho fatto insieme ai miei amici orange; ma questa volta anche io ero in arancio! Poi nelle altre fasi della gara, chilometro dopo chilometro, anche nei momenti finali dove, un po' di stanchezza e qualche difficoltà per lo sterrato reso scivoloso dalla pioggia mi hanno fatto stringere i denti. Ma dovevo continuare senza fermarmi, perché questa volta c'era un obiettivo da centrare. Lo stesso delle prossime gare.
Sono convinto che questo sarà il pensiero che mi accompagnerà durante questo anno podistico.
La carità (altro modo di dire solidarietà) è un dono grande, perché è amore ricevuto e amore donato.
Buon anno podistico a tutta la Podistica Solidarietà.
Graziano Romano
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Graziano Romano
“Creazione di Adamo” di Michelangelo, particolare |