I Racconti del Guss. Un pò e un pò... di Attilio Di Donato, 30/09/2011A volte mi domando e dico: Ma ci sono o ci faccio? La risposta è: un po' e un pò.
Metti l'altra sera: torno dal lavoro e salgo sul treno Milano-Torino che porta a Novara.
Dopo la partenza mi addormento. Mi sveglio e mi ritrovo a Novara, ma le porte erano già chiuse.
Vado dal controllore "ngrifato" come un gatto e gli dico. "Scusi mister pinzatore, ma perché non mi ha svegliato, visto che dovevo scendere a Novara?"
E lui che mi risponde? "La vedi sta pinza che ho in mano? Serve a timbrare i biglietti, mica a bucare le orecchie a chi si addormenta sui treni e si dimentica di scendere?". "Ho capito amico, avrai pure ragione. Io ho l'abbonamento e tu a me il biglietto non lo buchi, ma io ti vedo passare avanti e indietro ogni sera e sei sempre lo stesso quindi ti dovresti ricordare che quel tipo con la faccia da topo scende a Novara ogni sera. Ogni sera! Questo cosa vuol dire? che io a Novara ci abito no?" "Ah si? e a che via?" "A via Valsestino 4".
"Bene amico, sai che ti dico a questo punto?" Che mi fai vedere l'abbonamento, dove io posso ricavare il tuo nome e cognome e io ti faccio una bella multarella per mancanza di biglietto nella tratta Novara-Vercelli, che è la prossima fermata".
A questo punto parte il mio senso di colpa per non aver taciuto, aspettato che il treno arrivasse a Vercelli e scendere senza emettere fiato. Ma ormai la frittata è fatta: 2 euro e 75 più 2 euro di multa per biglietto fatto sul treno. A questo punto il control man mi fa: "a posto amico?" A postissimo dico io, e scusa il disturbo.
Felicissimo, torno a sedere. Arrivo a Vercelli e scendo.
Pensa che ti ripensa, realizzo che l'unico modo per tornare a Novara è prendere il treno nella direzione opposta, ossia quello che viene da Torino. Adesso ho in tasca: un abbonamento mensile Novara Milano e un biglietto Novara Vercelli col sovraprezzo ma non voglio correre rischi. Vado alla biglietteria di Vercelli e faccio un altro biglietto solo andata per Novara. Poi ci ripenso, rifaccio la fila e mi faccio fare anche un sovraprezzo per biglietto fatto sul treno sulla tratta Vercelli Novara.
Il bigliettaio a quel punto mi dice: "amico, io mi domando e dico, ma tu ci sei o ci fai?" io rispondo: "un po' e un pò". "Qui il sovraprezzo non si può fare ma visto che visto che sei "un po' e un pò" te lo faccio: sono due euro più due euro e 75 per il biglietto fatto sul treno. A posto?" "Appostissimo amico".
Arriva il treno da Torino per Novara e ci monto su. Corro dal controllore e gli dico: "amico, ho tutto regolare: abbonamento, biglietto Vercelli Novara e sovraprezzo per biglietto fatto sul treno".
"Non ci siamo amico", risponde lui, "tu dovevi fare solo il biglietto senza il sovraprezzo, ma chi è stato quel provolone che ti ha fatto il sovraprezzo?" "eccolo qui, rispondo io". Era lui, il bigliettaio di Vercelli che aveva finito il suo turno e tornava a Novara dove abitava e si era seduto accanto a me.
Allora il control man si rivolge al collega e dice: "ma ci sei o ci fai?" e lui risponde: "un po' e un pò". Fine della storia.
Ringrazio Trenitalia per avermi dato la possibilità di raccontarla.
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Attilio Di Donato |