Ennio Flaiano diceva:
“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.”

L’estate è la stagione che io amo di più, come tanti di voi (ma non tutti!). E’ la stagione in cui possiamo vestire in maniera leggera, sentirci più spensierati nel cuore e nella mente, vivere con dolcezza le magiche serate insieme alle persone a cui vogliamo bene. Con il caldo ricominciamo o continuiamo a fare sport, come correre ad esempio, ma lo facciamo con minori pressioni, lo facciamo con la mente più libera dallo stress da prestazione. Ci piace godere della frescura delle prime ore dell’alba per fare una sgambata, oppure correre lungo le strade delle località che visitiamo durante i periodi brevi o lunghi di villeggiatura.
A volte l’afa ci spossa, ma quanto è piacevole sentire quella canotte densa di sudore sulla pelle prima di godere di una rinfrescante doccia rigenerativa.

Speriamo che continui ancora a lungo questa piacevole sensazione d’estate. L'estate di San Martino è il nome con cui viene indicato un “eventuale” periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore. Essa può durare anche fino ad inizio di novembre (San Martino viene festeggiato l'11 novembre).

A breve la stagione delle gare ricomincerà a pieno regime e tutti noi torneremo a riempire le strade asfaltate o sterrate delle tante località presenti nel nostro calendario.

Non mi soffermerò a parlare di specifiche gare che si sono svolte nei mesi di luglio e di agosto, primo perché sono tante e molti di voi si sono dilettati a partecipare alle edizioni più sperdute e disparate sempre indossando con orgoglio i nostri colori arancioni nelle diverse occasioni,

Ma voglio ricordare la gara Amatrice-Configno che si è svolta il 21 agosto. Una gara importante. Dopo solo 3 giorni (la notte del 24 agosto) la terra ha deciso di tremare. Di mettere alla prova una terra tanto amata anche da noi podisti. Ha deciso di tremare e insieme a lei abbiamo tremato tutti noi, scossi dal dolore delle notizie che si riscorrevano ora dopo ora, affranti dal numero delle vittime che si accresceva con il trascorrere del tempo.

Non mi soffermerò a fare giornalismo perché non ne ho le competenze ne la capacità, ma voglio sottolineare come anche questa volta la Podistica Solidarietà abbia saputo fin da subito offrire il suo supporto, esaltando la Solidarietà che da sempre la contraddistingue e la rende così diversa dalle tante Società Sportive presenti nel panorama romano e nazionale. Ci siamo affiancati con in maniera discreta alla Protezione Civile piuttosto che alla Croce Rossa Italiana che hanno saputo dare orgoglio alla nostra Italia, e nel nostro piccolo abbiamo iniziato a dire “ci siamo!”.

Grazie a tutti voi per aver contribuito fin dal primo minuto e per continuare ancora oggi a supportare le numerose iniziative che si affacciano e che si affacceranno nei prossimi mesi nel panorama della solidarietà verso Amatrice e gli altri paesi colpiti dal terremoto.

Come sempre abbiamo dimostrato che l’arancione non è un colore qualunque.
Un’estate come questa non la dimenticheremo mai.


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