Si parla molto in questi giorni dello studio diffuso dall’
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riaccende i riflettori
sui rischi derivanti dal consumo di carni rosse e soprattutto carni lavorate in relazione alle probabilità di ammalarsi di tumore.
Abbiamo chiesto quindi al Prof.
Riccardo Masetti, Direttore del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma e Presidente della Susan G. Komen Italia, come dobbiamo comportarci e se i dati diffusi dall’Agenzia presentano elementi di novità. Ecco la risposta del Professore:
“I dati presentati confermano che un consumo eccessivo di carni rosse e soprattutto di carni lavorate può far aumentare la possibilità di sviluppare un tumore all’intestino”, spiega Masetti.
“E’ uno studio che già conoscevamo e quindi non bisogna creare troppi allarmismi a seguito di questa comunicazione. Certamente è bene che da questa notizia ognuno tragga delle indicazioni per cercare di adottare uno stile alimentare più sano e quindi ridurre sicuramente il consumo di carni rosse e lavorate ed aumentare il consumo di verdura e di frutta, ma senza scivolare in estremismi che non credo servano a nessuno.
Penso che mantenere un regime alimentare equilibrato evitando eccessi, così come dovrebbe avvenire per il consumo di alcool (cosa che non preclude la possibilità di bere un bicchiere di vino ai pasti) risponda a regole di buon senso che le persone dovrebbero imparare a seguire con più attenzione, ma senza creare eccessivi allarmismi.”.
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