Giovanni Golvelli. Obiettivo raggiunto, 100 gare!! di Giovanni Golvelli, 04/10/2008Intervista a Giovanni Golvelli primo atleta della Podistica Solidarietà ad aver raggiunto lo storico traguardo delle 100 gare dal 1° gennaio ad oggi e molto prima del termine dell’anno 2008, record destinato a migliorare, restano ancora 3 mesi, e difficilmente superabile.
Giovanni Golvelli è nato 58 anni fa a Marigliano un piccolo paesino vicino Napoli, per motivi di lavoro si è trasferito a Guidonia dove tuttora vive con la sua famiglia.
Pres. (poi P.)
Ciao Giovanni, domenica, dopo aver desistito per problemi fisici lo scorso anno, raggiungerai il traguardo delle 100 gare disputate nel corso d’anno, come è nata in te l’idea di arrivare a quota 100?
Giovanni (poi G.)
Inizialmente lo scorso anno me l’hai data tu dicendomi “perché non provi a raggiungere quota 100 gare in un anno, sono alla tua portata”, poi è diventata una sfida con me stesso, per vedere i miei limiti e più andavo avanti e più mi divertiva e interessava la cosa.
P. Quando hai iniziato a correre?
G. Due anni fa su consiglio di Rodolfo Rossini il papà di Massimiliano.
P. Quante volte ti alleni a settimana per stare così in forma?
G. In estate mai, partecipo solo alle gare, in inverno 2 volte a settimana, ma non mi piace allenarmi mi piacciono le gare, dove c’è competizione, mi piace l’agonismo.
P. Cosa ne pensano in famiglia?
G Ringrazio mia moglie e mia figlia perché è anche merito loro se sono riuscito a raggiungere questo risultato, mia moglie è molto comprensiva e tollerante lo è sempre stata.
P. Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
G. Riuscire a mantenere questo stato di forma e di salute per poter correre ancora per tanto tempo, niente di più.
P. Quale tipo di gara preferisci?
G. Amo le gare in salita, i cross, su strade sterrate in mezzo ai boschi, in montagna, a contatto con la natura.
P. Come giudichi il Podismo oggi?
G. Un bel fenomeno, sempre più seguito anche dai giovani, molto ben organizzato, un buon segno che non esiste solo il calcio.
P. Cosa miglioreresti nelle gare?
G. Darei maggior risalto e importanza ai cosiddetti amatori e ridimensionerei un po’ i big a vantaggio dei cosiddetti tapascioni.
P. Prima di iniziare a correre che sport praticavi?
G. ho praticato a livello agonistico il calcio, il ciclismo, il ciclo cross e poi il gioco delle bocce insieme a mia figlia che ha ottenuto dei bellissimi risultati.
P. Altri hobby?
G. Pratico la pesca, vado nei boschi per funghi, coltivo l’orto e tutte quelle attività che mi fanno stare a contatto con la natura.
P. Cosa ne pensi della Podistica Solidarietà e dei suoi atleti?
G. Solo che bene, il fatto che cerco di portare in squadra nuovi atleti la dice lunga su come considero la Podistica e i suoi atleti sono proprio contento di essere dei vostri.
P. Quale è stata la gara più emozionante?
G. Sicuramente la mia prima maratona quella di Roma nel 2006, avevo iniziato a correre da poco e ho voluto provare e ci sono riuscito.
P. C’è una gara che non rifaresti?
G. Le rifarei tutte, ogni gara ha una sua storia nel bene e nel male.
P. Grazie Giovanni, grazie per la tua grande serietà e professionalità per aver portato per essere stato 100 volte presente per la solidarietà e per essere uno dei nostri.
G. Grazie a te e a tutta la Podistica e a tutti quelli che ogni giorno si danno un gran da fare per far funzionare la nostra società.
L'augurio di tutta la Podistica Solidarietà a Giovanni di continuare sempre con la stessa tenacia e la stessa energia, la stessa eleganza nei modi e lo stesso rispetto verso lo sport e gli altri.
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Giovanni Golvelli
La consegna della targa ricordo |