Tinforma Aprile 2016 - Maratonissima di Roma di Mario Durante, 15/05/2016
Maratona di Roma 2016 Carissime amiche e carissimi amici Orange,
benvenuta alle regina della gare italiane: la Maratona di Roma che anche quest’anno ha visto la fantastica partecipazione di un grandissimo numero di atleti della Podistica Solidarietà correre nella città eterna, onorando la più importante gara dell’anno, senza mancare di rispetto per le altre Maratone che si svolgono nel nostro Paese.
Ci sono due tipi di maratone. Quelle che si corrono ad alti livelli atletici, quelle dei top runner che io ammiro molto ma che non credo riuscirò mai ad eguagliare, e quelle del cuore, quelle delle persone "normali". Quelle che con dedizione e sacrificio riescono a praticare questo sport meraviglioso, nella moltitudine di cose da fare ogni giorno. Una di quelle sono io, e ieri ho fatto la mia prima maratona e ho vinto. Ho vinto contro me stessa! Ho vinto la vita!
Il tutto è iniziato qualche giorno fa, quando sono andata a ritirare il mio pettorale al Marathon village al Palazzo dei Congressi. Lì ho realizzato cosa stavo per fare. In quel momento ho iniziato a sentire paura. Paura di non finirla. Paura di non farcela. Tra quegli stand mi sentivo molto "Alice nel paese delle meraviglie", ma versione bruna. Ero quasi spaesata. Tanto da sentirmi un pochino fuori posto. Io piccola runner alle prime armi tra atleti veri. Tante emozioni, spesso discordanti tra loro. Paura che cercavo, e ho cercato fino alla fine, di celare con risate e battute sceme. Io funziono così. Di una cosa sola ero sicura, avrei corso per chi non poteva farlo più. Avrei corso per il piccolo guerriero che ormai abita lassù.
La mattinata inizia presto, con la sveglia che suona all'alba, anzi a dire la verità anche un po' prima, fortunatamente rispetto a Firenze 2015 la notte è passata tranquilla permettendomi di riposare nel modo giusto (Paolo, non pensare che aver condiviso la stanza di albergo abbia portato sfiga eh!), colazione e vestizione e sono pronto per uscire di casa, dove mi aspetta un mattiniero e sempre puntuale Paolo; pochi minuti di attesa e compare sfrecciando con il suo scooter anche Ombretta (questa mattina sembra aver molta fretta ... che sia agitata per la maratona?), si parte e ci gustiamo una Roma ancora assonnata e svuotata dal blocco del traffico, le uniche macchine che ci sono sono riempite da alcuni dei partecipanti, chi riconosce lo zainetto NB color celeste ci suona e ci incita.
(...)
Ma non sempre, in maratona, le cose appaiono per quelle che sono ... a pochi metri dal traguardo, con la coda dell'occhio scorgo la figura di Giovanni che resuscitato dalla crisi del 37° km adesso compare come un condor pronto a tagliare il traguardo davanti a me.
Tutto quello che succede negli ultimi 10 m ha qualcosa di indescrivibile ...
Nonostante le energie finite ...
Nonostante le gambe doloranti ...
Nonostante un sole a picco su di noi ...
Raccolgo forze insperate e riesco a sprintare con Giovanni e riesco a vincere anche questo ultimo sprint.
Tagliato il traguardo mi giro e lo ringrazio, poi mentre mi avvio verso la zona smistamento e raccolgo la mia medaglia aspetto l'arrivo dei miei compagni, che uno alla volta compaiono in mezzo ad un fiume di runners, un sentito abbraccio (come quello di Firenze) con Paolo che oggi ha pagato un dazio pesante, ma che è riuscito nonostante tutte le difficoltà a chiudere la gara.
Grazie a tutti voi per i vostri preziosi contributi...
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Mario Durante
Maratona di Roma 2016 |