Una questione di cuore di Roberto Lombardi, 01/03/2016
Maurizio Ragozzino e Raffaele Pirretto. Nelle foto in basso anche Raffaele Bonfiglio, Marcello Riccobaldi e Roberto Nigro Ormai la Podistica Solidarietà è una realtà nel podismo non solo romano, ma anche regionale e nazionale. I numeri parlano chiaro: centinaia di iscritti e una costante crescita esponenziale.
Siamo tanti. Siamo forti.
Ma lasciate spendere due parole a chi si gloria di stare con questa Società da svariati anni. Lo faccio prendendo a pretesto la mia ultima gara. Una “banale” Corsa del Collatino.
Uso il termine banale senza darne una connotazione negativa. Lo posso fare perché se “solo” poco meno di 90 atleti partecipano e tutto scorre nella più assoluta tranquillità, dalle operazioni di preparazione del rendere possibile gareggiare tutte queste persone, senza nessun assillo, come se fosse una passeggiatina tra amici, bene, allora le dimensioni che dovremo esplorare sono altre.
Ma per seguire quello che dico dovrete mettervi nei miei panni.
Corro da ormai otto anni, ma gareggio in media una volta al mese. Quella volta sento un abbraccio commovente. Trovo un gazebo allestito per me. Pago la mia quota e ricevo il mio pacco gara. Come ogni buona famiglia che si rispetti mi faccio la mia brava foto con tutta la squadra e quelle goliardiche con i compagni (comprese le smorfie (!)).
Poi si corre, gioiosi, incoraggiandosi gli uni con gli altri.
Si sorride. Noi che arriviamo tra gli ultimi gridiamo di gioia nell’incrociare nella stessa gara quelle “frecce” che corrono al doppio della nostra velocità. Qui l’invidia non è di casa. I veloci sanno quanto è fatica portare una corsa a termine e in nessun modo faranno sentire un “lento” inferiore.
No. In canotta arancione spariscono classi sociali e diseguaglianze economiche o professionali.
Stiamo tutti qui per qualcosa che ci trascende. Difficile da spiegare a chi non corre. E’ un sentimento di Pace. Di Forza. Di Sfida.
Ne usciamo tutti un po’ migliorati. Forse più stanchi fisicamente. Ma dopo il traguardo e il tipico ristoro, in genere tutti sono in pace con tutti.
Banale. Semplice. Un pensatore ha detto che la semplicità è la grammatica della complessità.
Se solo ci rendessimo conto quanto lavoro c’è dietro queste operazioni che diamo per scontate capiremmo tutti che il nostro motto “La Podistica è un bene di tutti” è basato su azioni “banali”, che persone generose si incaricano di fare ogni settimana.
A loro va la nostra riconoscenza. Soprattutto loro danno un senso a quel Cuore Rosso sul nostro simbolo.
Grazie!
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Roberto Lombardi
Raffaele Pirretto |