Catello Tarquinio. Due anni fa di Giuseppe Coccia, 12/06/2007Non userò altre parole, bastano quelle scritte il 12 giugno 2005:
...Amleto ha sempre detto che la Podistica Solidarietà è una grande famiglia e oggi tutti noi abbiamo perso un fratello, non è retorica, è una grande verità, per noi Catello era più che un appartenente al gruppo, era per tutti noi oltre che un grande amico, un fratello.
...Non vado oltre, la cronaca serve a poco, l’amico Catello non c’è più, ma a lui vogliamo dedicare tutte le nostre corse future.
Condivido con voi questo messaggio del figlio Alessandro, che ricorda così suo padre Catello:
12 giugno 2007
In ricordo di Papà
Sono passati due anni, e sono stati due anni lunghi, il dolore si è fatto da parte ma i ricordi e le attenzioni di tutti i giorni rimangono indelebili dentro tutti noi, soprattutto il pensiero costante su come sarebbe stato o cosa ci avrebbe detto o fatto rimane un tarlo che difficilmente riusciremo a rimuovere.
Oggi, 12 giugno 2007, il pensiero torna a quella giornata incredibile di due anni fa, un giorno difficile da cancellare, è stato un giorno in cui la vita ti cambia sotto ogni aspetto, quello che c’era non c’è più, e daresti tutto, anche soltanto per rivedere il suo incancellabile sorriso, o i suoi occhi illuminarsi, ma la vita sembra essere atroce, e ci porta via le persone che amiamo di più con una tale violenza da lasciarci senza fiato, il passato e il futuro ti crollano sulle spalle e sei costretto a cercare una via di fuga per continuare a respirare, mentre l’unica cosa che vorresti è continuare a correre insieme a lui, al suo fianco, con quel passo un po' leggero e lo sguardo spensierato di chi si diverte ed è felice per quello che fa.
Tutte le settimane continuo a guardare grazie alle e-mail e alle informative della Podistica Solidarietà, le corse che si disputano il fine settimana, la mia mente, così, comincia a viaggiare e cerco mio padre nella classifiche di arrivo, per vedere che tempo ha fatto e come si è classificato, per un attimo spero di trovarlo insieme ai suoi amici, magari classificato con lo stesso tempo di Roberto Ciccariello, perché è difficile dimenticare quando correvano spalla a spalla, ma poi la ragione torna e smetto di sognare.
La scorsa settimana però la Podistica Solidarietà mi ha fatto un grande regalo, mentre consultavo la classifica per i premiati dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici ho trovato per primo nella classifica stabilita dalla Podistica Solidarietà il nome “Tarquinio Catello”, ho ricominciato a sognare ed è stato bello sapere che fa ancora parte di un gruppo e che corre ancora insieme a voi.
Grazie, grazie, grazie.
Il figlio
Tarquinio Alessandro
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Giuseppe Coccia |