Carissimi amici della Podistica, volevo condividere con Voi le emozioni che ho provato martedì 24 marzo durante la premiazione del nostro caro amico preparatore atletico FIDAL: FULVIO DI BENEDETTO.

La cerimonia si è svolta al Palazzo delle Federazioni, la sala era gremita di ragazzi, di rappresentanti delle squadre di atletica, di tanti genitori amici parenti, una festa di allegria e di grandi promesse per l’atletica laziale e Nazionale.
Il nostro caro amico Fulvio era emozionatissimo, mi ha raccontato dei successi ottenuti con i ragazzi che allena, un ragazzo che prepara da soli due mesi ha vinto a Rieti la gara di salto in alto: le emozioni che ha provato e l’incredulità di vedere il suo ragazzo sul podio lo hanno commosso.

Il nostro caro Fulvio si avvicina a questi giovani motivandoli ed incoraggiandoli a perseguire la sana e faticosa carriera dell’atleta con la sua umana e rigorosa disciplina tanto da coinvolgere anche chi non ha una buona autostima di se. Lui si prodiga a spiegare, a far capire, a comprendere, ad impartire le sane regole dello SPORT. Il padre che t'indirizza, non s'impone ma, ti incoraggia, ti fa scegliere ed è pronto a riaccoglierti se ti allontani.

Grazie Fulvio per ciò che fai, grazie ai tanti giovani che sacrificano il loro tempo libero impiegandolo per duri preparativi, sacrifici quasi quotidiani, tante rinunce loro, dei familiari, degli allenatori, che onorano la nostra Nazione che si commuovono a sentire l’Inno nazionale.

Loro tutti sono stati chiamati a ricevere i meritati premi: “UNA BORRACCIA” consegnata da frettolosi Presidenti di questo e quell’altro Comitato, glorificandosi del loro impegno, del contributo dato allo SPORT ITALIANO e che la Federazione di Atletica Leggera è vicina agli atleti.